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Torino

La Curia arcivescovile di Torino si sposta dalla Chiesa del Santo Volto: per i costi energetici si apre l’ipotesi della messa in affitto

Dopo giugno 2025 uffici spostati in via dell’Arcivescovado, in centro a Torino

Sandro Marotta

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TORINO – La Curia arcivescovile di Torino si sposterà dalla sede attuale, la Chiesa del Santo Volto in via Val della Torre 3, a via dell’Arcivescovado 12. Lo spostamento del personale e la probabile messa in affitto della “vecchia” sede avverrà dopo l’estate del 2025, ma i tempi non sono ancora definiti con precisione.

La struttura della Chiesa del Santo Volto, nata nel 2004 dalla rigenerazione di un ex area industriale, ospita diversi uffici e servizi. É costituita da una “Chiesa parrocchiale con relative strutture pastorali, una grande sala polivalente aperta anche ad usi cittadini, un complesso di uffici per i servizi ecclesiali diocesani”.

Da via Val della Torre non sarà trasferito tutto: resterà la chiesa, i locali parrocchiali e l’auditorium. Tutto il resto dello spazio sarà messo in affitto, ma non è ancora certo a chi. La ragione della messa al bando riguarda i costi di manutenzione della struttura della Chiesa del Santo Volto.

Nella sede di via dell’Arcivescovado, la curia arcivescovile sarà vicino al Tribunale Ecclesiastico Regionale e l’associazione Guarino Guarini. Questa struttura, nel centro di Torino, aveva già ospitato la curia fino al 2006.

Perchè l’attuale struttura è così costosa?

Quella del Santo Volto non è una chiesa antica da ristrutturare in continuazione; il progetto per la sua costruzione è stato messo in agenda nel 1995 dal piano regolatore generale della Città di Torino, la fine dei lavori sono stati nel 2006.

La struttura moderna però richiede elevati costi di manutenzione. Nel 2022 la Chiesa aveva speso 30 mila euro per sostituitre i condizionatori nella casa parrocchiale e ritinteggiare la Chiesa e la Cappella feriale dopo le infiltrazioni di acqua piovana. Una parte dei soldi utilizzati, secondo la direzione della struttura, provenivano dall’8xmille. Stessa storia l’anno prima, con i lavori di sostituzione dei pannelli solari e la sostituzione delle lampade alogene con altre a LED, costati altri 30 mila euro.

I costi per l’illuminazione e il riscaldamento potrebbero essere alti per i soffitti alti e la pianta eptagonale (cioè con sette lati) di 125 mila metri quadri; si può verificare attraverso la visita virtuale della chiesa. Questo impatto sul portafoglio potrebbero essere al centro della “migrazione” della Curia arcivescovile.

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