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Il Maria Adelaide di Torino si trasformerà in uno studentato e in servizio di prossimità

Il progetto include anche la riqualificazione dello spazio esterno, con interventi su marciapiedi, aree alberate e parcheggi

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TORINO – Un nuovo futuro attende l’ex Ospedale Maria Adelaide di Torino. Dopo anni di abbandono, il complesso edilizio situato tra Lungo Dora Firenze e le vie Messina, Pisa e Catania si prepara a rinascere come residenza universitaria da 369 posti letto. La trasformazione, tuttavia, non dimenticherà la vocazione pubblica dell’immobile: metà dei posti letto saranno a tariffe convenzionate, con un’attenzione particolare agli studenti con disabilità, e una parte della struttura continuerà a ospitare servizi sanitari pubblici.

Un progetto strategico per la città universitaria

La convenzione per la riqualificazione è stata approvata dalla giunta comunale su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni e presentata questa mattina dal sindaco Stefano Lo Russo insieme a Oronzo Perrini, direttore generale di REAM SGR, la società proprietaria dell’immobile.

“Questo progetto risponde a uno degli assi strategici dello sviluppo della nostra città, quello di Torino come città universitaria,” ha dichiarato il sindaco Lo Russo. “Grazie a questa iniziativa, un immobile dismesso tornerà a vivere, accogliendo studenti da tutto il mondo con particolare attenzione all’inclusione di chi ha disabilità, senza perdere la sua storica funzione di presidio sanitario di prossimità. Questo è un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato”.

Oronzo Perrini ha sottolineato il valore dell’intervento: “La trasformazione dell’ex Ospedale Maria Adelaide in uno studentato moderno e inclusivo dimostra l’impegno di REAM SGR nel creare valore investendo in immobili dedicati ai servizi alla persona e agli studenti universitari”.

Un edificio con una storia lunga e significativa

Inaugurato nel 1887 come struttura dedicata alla riabilitazione fisica dei bambini affetti da rachitismo, l’ex Ospedale Maria Adelaide ha chiuso definitivamente i battenti nel 2016. Acquisito da REAM SGR nel febbraio 2024, il complesso è inserito nel piano regolatore comunale come area destinata a servizi pubblici. A novembre, la società ha presentato una richiesta di permesso di costruire per trasformare l’edificio in una residenza universitaria, la cui gestione sarà affidata alla Fondazione CAMPLUS.

Un intervento sostenibile e inclusivo

La convenzione approvata garantisce il mantenimento della funzione pubblica dell’immobile e prevede una completa ristrutturazione, con particolare attenzione alla riqualificazione energetica e strutturale del complesso. L’obiettivo è ottenere la certificazione LEED Gold, sinonimo di sostenibilità ambientale e alta efficienza energetica.

Lo studentato offrirà servizi innovativi e spazi collettivi come palestre, aule studio e aree ricreative, oltre a una mensa aperta al pubblico con tariffe agevolate per studenti e operatori universitari. Circa 500 metri quadrati saranno dedicati a servizi sanitari pubblici gestiti dall’Asl Città di Torino, in collaborazione con il Comune. Gli spazi saranno progettati per garantire massima accessibilità e inclusività, con soluzioni specifiche per gli studenti con disabilità, ai quali verranno offerti servizi di supporto e accompagnamento per favorire autonomia e partecipazione.

Un nuovo volto per il quartiere

Il progetto include anche la riqualificazione dello spazio esterno, con interventi su marciapiedi, aree alberate e parcheggi lungo il tratto di Lungo Dora Firenze compreso tra le vie Messina e Catania. Le soluzioni adottate saranno orientate alla sostenibilità, con pavimentazioni drenanti e un design pensato per migliorare la vivibilità del quartiere.

Con questo intervento, l’ex Ospedale Maria Adelaide non solo ritroverà una nuova funzione, ma contribuirà a rendere Torino sempre più attrattiva per studenti italiani e internazionali, riaffermando il ruolo della città come polo di eccellenza educativa e inclusiva.

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