Cronaca
Processo agli ex vertici Juve, il Codacons apre a nuove costituzioni in vista della prossima udienza
Una decina gli indagati tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene
ROMA – Il Codacons, che rappresenta oltre la metà degli azionisti costituitisi parte civile nel processo penale contro gli ex vertici della Juventus F.C. S.p.A., ha annunciato la riapertura dei termini per nuove costituzioni in vista dell’udienza del 27 gennaio 2025.
Nel corso dell’udienza del 5 dicembre 2024, i legali del Codacons hanno depositato 126 costituzioni di parte civile per conto degli azionisti, oltre alla costituzione della stessa associazione. Contestualmente, è stata formalizzata la richiesta di citazione della società Juventus F.C. S.p.A. come responsabile civile.
A causa di un problema di notifica – fa sapere l’associazione – a uno dei difensori degli imputati, il G.U.P. del Tribunale Penale di Roma ha deciso di stralciare temporaneamente la posizione dell’imputato interessato. Di conseguenza la fase dibattimentale non è stata ancora aperta e la prossima udienza è stata fissata per il 27 gennaio 2025.
Gli azionisti Juventus che non hanno potuto costituirsi parte civile entro il 5 dicembre potranno formalizzare la propria costituzione alla nuova udienza del 27 gennaio 2025 con termine ultimo per l’invio dei documenti al 20 gennaio 2025.
Per ulteriori informazioni e per scaricare la modulistica, è possibile consultare la pagina https://codacons.it/processo-juve-tutela/ o scrivere all’indirizzo mail dedicato azionibancariocodacons@gmail.com
L’inchiesta
Al termine dell’inchiesta Prisma, sono una decina gli indagati tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. Le accuse, a vario titolo, contestate sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.
L’ipotesi secondo l’accusa è quella di plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia Covid. Inoltre, oltre un anno fa, la Cassazione che aveva dichiarato l’incompetenza territoriale di Torino ordinando la trasmissione degli atti a Roma; il fascicolo è stato affidato ai pm, che si occupano dei reati economici, Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.
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