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Cronaca

A che punto sono le ricerche di Mara Favro, scomparsa a marzo da Chiomonte

Le ultime ricerche alla diga delle Gorge di Susa non hanno dato esito

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TORINO – A ormai più di nove mesi dalla scomparsa, continuano senza sosta le indagini per ritrovare Mara Favro, la donna di 51 anni di cui non si hanno più notizie dalla sera del 7 marzo.

Madre di una bambina di nove anni con cui viveva a Susa, è scomparsa dopo aver lasciato la pizzeria di Chiomonte dove lavorava da poco più di una settimana. Il titolare Vincenzo Milione, detto Luca, è indagato con l’ex dipendente Cosimo Esposito per omicidio e occultamento di cadavere dalla procura di Torino.

Ma a che punto sono le ricerche?

In agosto i carabinieri e i vigili del fuoco hanno effettuato controlli e rilievi nei locali e nella cantina della pizzeria in cerca di tracce biologiche della donna.

Inoltre, gli investigatori nel corso delle indagini hanno ascoltato, oltre al gestore della pizzeria in cui lavorava, altre persone informate dei fatti, tra cui un conoscente della donna con cui la 51enne, la mattina dell’8 marzo, alle 6.21, aveva scambiato dei messaggi su WhatsApp.

Nei messaggi, mandati in onda durante una puntata del programma tv Chi l’ha visto?, si intuisce come l’esperienza di lavoro di Mara non fosse per nulla appagante. Anzi, la donna aveva intenzione di lasciare il locale in cui lavorava da otto giorni proprio perché non si trovava bene. “Voglio mollare la pizzeria…”, si legge nell’ultimo messaggio dal cellulare di Mara Favro alle 6:20 dell’8 marzo.

Si è rivelato invece un buco nell’acqua il ritrovamento di tracce biologiche e capelli sul sedile anteriore e nel bagagliaio della Fiat Punto rossa su cui si è allontanata la Favro: le tracce di DNA trovate nel baule della Punto rossa al centro dell’inchiesta non sono le sue. Le analisi effettuate hanno individuato un patrimonio genetico diverso, appartenente ad una persona al momento sconosciuta.

Poi, circa un mese fa, una nuova svolta: è stata identificata la cella mobile a cui si è attaccato il telefono della donna prima di spegnersi.

Così, dopo aver incrociato le testimonianze attendibili e gli ultimi riscontri tecnici i carabinieri hanno ristretto il campo a un’area compresa tra i comuni di Gravere e Chiomonte, utilizzando anche cani molecolari per cercare tracce della donna. L’area è impervia e scoscesa, con la presenza di anfratti e grotte.

Sul posto anche quattro squadre dei vigili del fuoco, tra cui il nucleo speleo alpino fluviale, di cui fanno parte speleologi, scalatori, sommozzatori. Le ricerche si sono concentrate anche lungo la Dora e lungo i binari della ferrovia e sono andate avanti fino a venerdì 8 novembre.

Venerdì 13 dicembre 2024 l’ultimo intervento dei vigili del fuoco, e dei carabinieri, alla diga delle Gorge di Susa. Erano presenti i pompieri con il nucleo Sapr, che si occupa del servizio con i droni, e con la squadra speleo-alpino fluviale. Purtroppo le ricerche non hanno dato esito.

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