Economia
Crisi dell’industria torinese: è la peggiore degli ultimi decenni
Dati poco confortanti: previsto un crollo degli investimenti e un aumento della cassa integrazione
TORINO – Secondo Fabrizio Cellino, presidente di Api Torino, l’industria locale sta affrontando una crisi definita come “la peggiore degli ultimi decenni”. I dati dell’ultima analisi congiunturale dell’Ufficio Studi di Api Torino evidenziano un quadro critico: nel primo semestre del 2025, circa il 50% delle imprese prevede ulteriori cali di produzione, ordini e fatturato. Il 58,2% delle aziende segnala una diminuzione dei livelli produttivi, già considerati insufficienti.
Il grado di fiducia degli imprenditori è negativo, con un saldo tra ottimisti e pessimisti pari a -28,1%. I settori più colpiti sono industria (-52,9%), manifattura (-47,3%) e costruzioni (-37,5%). Solo il 31,9% delle imprese prevede di effettuare nuovi investimenti, mentre si stima un aumento dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali fino al 37,2%.
Cellino sottolinea la necessità di interventi urgenti, tra cui una moratoria sugli interessi per gli investimenti legati al green deal, il rifinanziamento dei contratti di sviluppo, la riduzione del cuneo fiscale e modifiche alle regole sugli ammortizzatori sociali. Inoltre, propone misure per ridurre la pressione economica sulle imprese, come la deducibilità totale degli interessi passivi per l’Irap e contributi a chi ha investito dopo il Covid.
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