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Cronaca

Cairo: “Non vendo il Torino, ma aperto a chi può fare meglio”

E per tutti i derby persi dà colpa alla sfortuna

Luca Vercellin

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TORINO – Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ai microfoni di Radio Deejay ha smentito con fermezza le voci di una possibile cessione del club, dichiarando: “Non voglio vendere il Toro, sono molto legato al club per passione. Però, se qualcuno più ricco o più bravo di me volesse acquistarlo per fare meglio, sarei disponibile”.

Cairo ha poi definito “totalmente inventate” le ipotesi di interesse da parte di Red Bull o fondi arabi, smentendo le indiscrezioni giornalistiche: “C’era chi era convinto di avere fonti certe, ma ho spiegato che è impossibile. Al momento non si è presentato nessuno”.

Sul tema degli stadi, Cairo si è detto favorevole a un rinnovamento strutturale: “Credo sia il momento giusto, il governo sembra voler fare cose buone. Molti club stanno valutando l’acquisto degli impianti, ed è una strada da seguire”.

In merito alle contestazioni ricevute dai tifosi granata, il presidente ha ammesso il suo dispiacere: “Non mi fa piacere, ma ho già affrontato situazioni simili, come quando retrocedemmo. Sono consapevole della mia responsabilità verso il Toro e i suoi tifosi”.

Infine, Cairo ha risposto alle critiche sui pochi derby vinti in quasi vent’anni di presidenza, attribuendo parte della colpa alla sfortuna e menzionando presunti torti arbitrali subiti dal Torino prima dell’introduzione del VAR. Una posizione destinata ad alimentare ulteriori dibattiti.

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