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Cronaca

La decisione della Corte di Appello di Torino: tutti gli airbag difettosi dovranno essere sostituiti da PSA Italia

Sono 180mila le automobili Citroen coinvolte

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TORINO – Si è discusso, nella giornata di oggi, davanti la Corte di Appello di Torino il reclamo presentato da PSA Italia contro l’ordinanza del Tribunale di Torino che la aveva condannata, su ricorso di Codacons , Adusbef e Assourt, in relazione al caso degli airbag montati su alcuni modelli Citroen.

Circa un mese fa, davanti al Tribunale Civile di Torino, era partita la class action contro PSA Groupe Italia e Stellantis per il caso degli airbag Citroen difettosi.

A promuovere l’azione legale sono Codacons, Adusbef e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi. Il loro obiettivo è quello di far ottenere un risarcimento ai singoli proprietari delle auto; una richiesta parallela al provvedimento per inibitoria dello scorso 11 ottobre con cui i giudici torinesi hanno condannato Psa a sostituire immediatamente entro il 31 gennaio 2025 l’airbag difettoso a tutte le auto coinvolte, con forti penali in caso di inottemperanza.

Come ricordano le associazioni, tali airbag si sono rivelati estremamente pericolosi, con il rischio di esplodere in caso di incidente, con conseguenze letali per il guidatore. Psa Italia aveva iniziato una campagna di richiamo, considerata però dalle associazioni ricorrenti gravemente insufficiente.

All’udienza odierna la Corte di Appello di Torino ha ordinato a Psa Italia di produrre, entro la data del 15 gennaio, tutta la documentazione comprovante le attività sinora svolte nell’ambito della campagna di richiamo. Ciò sia con riferimento all’andamento della sostituzione degli airbag in questione, sia per quanto riguarda le comunicazioni ai circa 40.000 soggetti che ad oggi non hanno ancora ricevuto la comunicazione del necessario blocco del veicolo sino alla sostituzione dell’airbag.

Le associazioni ricorrenti, Codacons, Adusbef e AssoUrt, dovranno dunque verificare se i dati contenuti in tale documentazione corrispondono a quanto sinora dichiarato da PSA Italia, sul corretto svolgimento della campagna di richiamo.

L’udienza è stata rinviata al 12 febbraio 2025. In tale sede i giudici dovranno verificare la correttezza dell’operato di PSA Italia con riferimento alla campagna di sostituzione degli airbag incriminati.

Immagine di repertorio

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