Società
Arenaways a lezione all’Istituto dei Sordi di Torino per imparare la lingua dei segni
Un passo in avanti per la mobilità accessibile, che punta a trasformare un semplice viaggio in un’esperienza davvero inclusiva per tutti.
TORINO – Arenaways ha annunciato una partnership innovativa con l’Istituto dei Sordi di Torino, fondazione attiva dal 1814 nella formazione e nell’inclusione sociale delle persone sorde. L’obiettivo comune? Rendere il viaggio in treno più accessibile, promuovendo l’apprendimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) da parte del personale di bordo.
Un percorso di formazione inclusivo
Il personale di Arenaways parteciperà a un percorso didattico strutturato per acquisire competenze comunicative in LIS, la lingua visivo-gestuale utilizzata quotidianamente da molte persone sorde in Italia. La formazione non si limiterà all’aspetto linguistico, ma esplorerà anche il contesto socioculturale della sordità, promuovendo un approccio empatico e rispettoso nei confronti dei passeggeri segnanti.
Come sottolineato dagli esperti dell’Istituto dei Sordi di Torino, la LIS è una lingua vera e propria, dotata di grammatica e sintassi proprie. Non si tratta di semplici gesti o pantomime, ma di un sistema complesso, espressivo e completo, che richiede l’uso di abilità come l’espressione corporea, la memoria visiva e l’uso dello spazio.
Un modello per il futuro del trasporto inclusivo
Questa partnership rappresenta un primo passo verso la definizione di nuovi standard di viaggio in Italia. A partire dal Piemonte, Arenaways punta a creare un sistema ferroviario che non solo promuova l’inclusione, ma che valorizzi l’esperienza e la professionalità dell’Istituto dei Sordi di Torino, un’eccellenza riconosciuta nel campo della formazione e della cultura sorda.
Con questa iniziativa, Arenaways dimostra ancora una volta come il trasporto ferroviario possa essere non solo un mezzo di spostamento, ma anche uno strumento di integrazione e democratizzazione, dove ogni viaggiatore si senta accolto e rispettato.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese