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Scienza e Tecnologia

Un bimbo di 8 mesi sente grazie a un robot: il primo impianto cocleare robotico al mondo a Torino

L’impianto cocleare è un dispositivo elettronico che bypassa le parti danneggiate dell’orecchio, stimolando direttamente il nervo uditivo e restituendo così la percezione dei suoni

Gabriele Farina

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TORINO – Per la prima volta un bambino di appena otto mesi ha potuto sentire la voce di mamma e papà. Tutto questo è stato possibile grazie a un intervento rivoluzionario eseguito presso l’ospedale Martini dell’ASL Città di Torino, dove è stato realizzato il primo impianto cocleare robotico al mondo su un paziente così giovane.

Un intervento innovativo

Il piccolo è nato con una grave forma di sordità, ma il lavoro dell’équipe guidata dal dottor Diego Di Lisi, responsabile della Struttura Semplice di Audiologia e Impianti Cocleari, ha reso possibile ciò che fino a poco tempo fa sembrava fantascienza. Utilizzando un sistema robotico di ultima generazione sviluppato in Austria, i chirurghi hanno raggiunto un livello di precisione senza precedenti.

Il robot, un vero gioiello tecnologico, utilizza un braccio meccanico per definire con esattezza millimetrica la traiettoria degli strumenti chirurgici. Questo permette di operare con movimenti estremamente lenti e controllati, da 0,1 a 1,0 millimetri al secondo, riducendo al minimo i rischi per le delicate strutture dell’orecchio interno.

Un primato mondiale

L’intervento sul bambino rappresenta il sesto caso al mondo effettuato con questa tecnologia, ma è la prima volta che viene eseguito su un paziente così giovane. Tra i sei pazienti operati, tre avevano meno di 15 mesi. Questo dimostra come l’ospedale Martini sia un centro d’eccellenza a livello internazionale nel campo dell’implantologia cocleare, con un’esperienza ventennale e oltre mille pazienti trattati.

Un futuro che si sente

L’impianto cocleare è un dispositivo elettronico che bypassa le parti danneggiate dell’orecchio, stimolando direttamente il nervo uditivo e restituendo così la percezione dei suoni. Nel caso di Nicola, questo significa poter crescere ascoltando la voce dei suoi cari e scoprendo i suoni del mondo intorno a lui.

Il successo dell’intervento segna non solo una svolta nella vita del piccolo e della sua famiglia, ma anche un passo avanti per la medicina. Tecnologie come quella utilizzata al Martini dimostrano come la robotica e l’intelligenza artificiale stiano rivoluzionando la chirurgia, rendendola più sicura e precisa.

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