Torino
Varata la TBM, la “talpa” per la costruzione dell’idropolitana di Torino
La condotta sarà realizzata con la tecnica della Tunnel Boring Machine, la cosiddetta “talpa”, e avrà un diametro interno di 3.200 mm ed una lunghezza di 9,5 km circa
TORINO – È oggi, 4 dicembre, giorno di Santa Barbara – protettrice dei minatori e degli scavi in galleria – la data scelta per il varo della TBM.
La talpa assemblata con l’inserimento della testa fresante, calata nel pozzo costruito in Strada dell’Arrivore, procederà allo scavo per la costruzione dell’idropolitana, il nuovo grande collettore fognario a servizio di Torino e dei Comuni della Città Metropolitana.
Il sistema è stato pensato per raccogliere le grandi quantità di acqua piovana che si riversano sulle strade cittadine durante i sempre più frequenti fenomeni atmosferici violenti che si verificano durante l’anno. Bombe d’acqua e temporali a cui il tradizionale clima continentale non era abitauto e per i quali il sistema fognario delle nostre città non è in grado di garantire il corretto defluire delle acque.
Nel tratto da Strada dell’Arrivore a Piazzale Ceirano la condotta sarà realizzata con la tecnica della Tunnel Boring Machine, la cosiddetta “talpa”, e avrà un diametro interno di 3.200 mm ed una lunghezza di 9,5 km circa.
La testa fresante e lo scudo, date le dimensioni, dallo stabilimento di Schwanau (Germania) sono stati trasportati mediante imbarcazioni fluviali percorrendo tutto il fiume Reno, fino a raggiungere il Mare del Nord, da qui sono stati trasportati mediante navi mercantili fino al porto di Genova per poi raggiungere, con trasporti eccezionali, Torino. La restante parte della TBM, considerata la possibilità di smontaggio in componenti di dimensioni inferiori, è stata trasportata mediante autotreni.
L’opera, oltre ad interessare la Città di Torino, è a servizio di 20 comuni metropolitani della zona sud ed ovest della Città:
- Beinasco
- Bruino
- Cambiano
- Candiolo
- Chieri Pessione
- La Loggia
- Moncalieri
- Nichelino
- Orbassano
- Piobesi
- Piossasco
- Poirino
- Riva di Chieri
- Rivalta di Torino
- Sangano
- Santena
- Trana
- Trofarello
- Villastellone
- Vinovo.
Il Presidente SMAT, Paolo Romano, sottolinea che si tratta di un’opera strategica: “Costituirà un’infrastruttura fondamentale per le future generazioni, in grado di garantire l’ambiente e la qualità della risorsa idrica. Il nuovo collettore consentirà di mettere fuori esercizio l’unico collettore intercomunale attualmente esistente ed in funzione da oltre 40 anni permettendone la manutenzione straordinaria. Svolgerà inoltre funzione di laminazione delle portate di pioggia e quindi di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici”.
“La TBM avanzerà progressivamente con lo scavo fino ad essere montata in profondità per la sua intera lunghezza pari a 163 m, con 3 turni di scavo consentirà di effettuare 20 m al giorno di canale e occuperà oltre 300 operatori e 100 persone in staff”, spiega l’amministratore delegato SMAT, Armando Quazzo che, evidenzia “la direzione dei lavori è stata affidata alla società di engineering del Gruppo, Risorse Idriche, con il compito specifico di limitare i disagi al traffico e alla cittadinanza”.
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