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Cultura

BRAVISSIMO, BENISSIMO!: al Circolo della Musica il ricordo di Alan Brunetta

L’occasione era quella importante, ricordare Alan Brunetta, eclettico musicista, funambolico percussionista, artista dallo spiccato lato umano, in mille progetti e soprattutto con la sua storica band, Lastanzadigreta, mancato di recente all’affetto dei suoi cari e di tutti noi

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TORINO – “BRAVISSIMO, BENISSIMO! Una serata di canzoni. Perché tutti conoscono Alan Brunetta” è il titolo che campeggia sullo schermo in mezzo al palco. Ed è proprio così, tanti artisti che hanno collaborato con Alan, si sono ritrovati al Circolo per ricordarlo insieme alla sua famiglia e a tanti amici. Dalle colonne sonore per il cinema e il teatro ai musical, oltre alla militanza nella sua storica band Lastanzadigreta, all’insegnamento musicale nelle scuole, fino a progetti come Supershock e Blancos, senza contare la mole stupefacente di collaborazioni, (perché in fin dei conti, tutti conoscono Alan Brunetta), con la scena musicale torinese e non solo. Polistrumentista e compositore, che ha dedicato la vita alla musica e alla didattica, è tornato, in una qualche forma, sul palco del Circolo della Musica, grazie all’impegno di tanti amici, musicisti ed artisti che lo hanno conosciuto e con lui hanno collaborato: Lastanzadigreta, Umberto Poli, Cecilia, Yo Yo Mundi, Blancos, Orlando Manfredi, Marlen Pizzo, Alberto Barbi e altri ospiti che lo hanno raccontato attraverso sue composizioni e collaborazioni, ma anche qualche lettura e qualche momento di grande ilarità , perché sono queste le emozioni che dobbiamo risvegliare quando pensiamo ad Alan.

Si parte con le percussioni degli allievi e collaboratori di Alan, che rompono subito il ghiaccio in modo rumoroso e prorompente per poi seguire sul palco con un poker di percussionisti e musicisti.

Subito dopo, tocca agli Yo Yo Mundi, storica band folk rock, da sempre impegnata sui temi politici e sociali, capitanata da Paolo Enrico Archetti Maestri, tra i protagonisti di quella che fu, tra il finire degli anni ottanta e l’inizio dei novanta, la generazione d’oro della scena alternative folk e rock italiana. Dopo di loro, è il momento della delicatezza, bellezza e classe di Cecilia Lasagno, arpista rock, con cui Alan ha spesso lavorato, con la sua voce magnifica e la sua arpa che ogni volta riempie di melodia la sala. Poi c’è Umberto Poli che con Alberto Barbi voce narrante, racconta “Il re delle Alpi” le storie di Walter Bonatti, leggendario alpinista in uno spettacolo musicato proprio da Poli e dallo stesso Brunetta. A seguire Blancos, collettivo e libera associazione di menti musicali in cui Alan aveva militato e Orlando Manfredi, cantautore, attore e drammaturgo, che imbraccia la sua chitarra insieme ad Umberto Poli. Subito dopo i Supershock, rumorosa indie-rock band, che scuote le mura del circolo, alzando i volumi di una serata davvero emozionante per far arrivare sempre più in alto il saluto di tutti.

Non possono che chiudere la serata Leonardo Laviano, Jacopo Tomatis e Flavio Rubatto, ovvero Lastanzadigreta, la storica band in cui Alan era Marimbe, vibrafoni, glockenspiel, percussioni e molto molto altro. Un momento tra la delicatezza e l’originalità dei loro suoni (avete mai sentito “Fiori”?) e la grande commozione dei suoi compagni, che ci accompagna al finale, con tutti sul palco, preceduto da una pregevole esecuzione di “Fairytale of New York”, leggendario pezzo dei Pogues. Ma un grosso grazie va anche a Piera Melone e Gigi Giancursi, che da anni contribuiscono ad animare e tenere vivo questo pezzo di cultura nostrana, a Rivoli, in quella che nacque come Maison Musique.

Tutto il ricavato della serata, dai biglietti al merchandising messo a libera offerta da tutti gli artisti, andrà in un progetto borsa di studio intitolato ad Alan, un’idea veramente bella per tenere sempre vivo il suo ricordo. Alla fine, siamo tutti sicuri che Alan ci abbia sentiti: ha detto “è andato tutto BENISSIMO e siete stati BRAVISSIMI”.

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