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La Diageo Santa Vittoria d’Alba chiude, 380 lavoratori a rischio: oggi la protesta

L’annuncio è arrivato ieri all’improvviso, ora i 380 dipendenti rischiano il posto di lavoro

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SANTA VITTORIA D’ALBA – È prevista non prima di giugno 2026 la chiusura dello stabilimento e degli uffici della Diageo, la multinazionale leader mondiale nel settore delle bevande alcoliche, ed ex Cinzano, che produce tra gli altri il whisky Johnnie Walker, la birra Guinness e la vodka Smirnoff, il distillato Baileys e il gin Gordon’s.

L’annuncio è arrivato ieri all’improvviso, causando sgomento e preoccupazione tra i 380 dipendenti che ora rischiano il posto di lavoro e che, questa mattina, si sono riuniti in presidio davanti alla distilleria dopo che le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil hanno proclamato uno sciopero di 8 ore.

Dal canto sua, tramite una nota, la Diageo fa sapere di essere disponibile “per esplorare soluzioni alternative per il futuro del sito, ivi inclusa la possibile cessione a terzi. Garantiremo pieno sostegno a tutti i nostri dipendenti nel corso di questo processo”.

Al presidio era presente anche il presidente della Regione Piemonte, Cirio, che ha dichiarato:

Questo stabilimento è uno dei fiori all’occhiello della produzione piemontese e abbiamo voluto essere qui con i lavoratori, ad appena 24 ore dalla notizia che l’azienda intende chiudere, per dire che faremo di tutto per evitarlo.

Dobbiamo capire le motivazioni addotte dall’azienda, perché siamo convinti che non ci siano i presupposti per fermare la produzione e siamo pronti a realizzare le condizioni perché qui si continui a lavorare come si è sempre fatto.

Questa mattina ho avuto un confronto telefonico con il ministro delle Imprese Adolfo Urso e venerdì ho convocato una riunione con l’azienda. Come Regione, insieme agli enti locali e ai sindaci che sono qui con me oggi, faremo tutto il possibile per difendere i posti di lavoro e lo stabilimento che, ripeto, non può e non deve chiudere.

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