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Cronaca

Eredità Agnelli: sequestrato l’archivio legale dell’Avvocato, si indaga sulla cassaforte di famiglia

La procura di Torino ora indaga anche il notaio Remo Morone

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TORINO – Continua l’inchiesta portata avanti dalla procura di Torino sull’eredità di Gianni Agnelli. Questa volta nel mirino è finito l’archivio legale dell’Avvocato, posto sotto sequestro per capire come i fratelli Elkann abbiano acquisito il controllo della cassaforte di famiglia, la Dicembre.

Si ipotizza che dietro vi sia un’altra evasione fiscale.

Come riporta Rai News, sono state perquisite le sedi torinesi e romane dello studio legale Grande Stevens, di cui nessuno dei soci è pero coinvolto, perché qui avevano sede le fiduciarie che gestivano il patrimonio di Gianni Agnelli e qui era di fatto gestita la Dicembre, la società semplice con cui l’Avvocato Gianni Agnelli, prima, e John Elkann, dopo, hanno sempre controllato la quota di maggioranza dell’accomandita di famiglia e la holding Exor che, a sua volta, controlla società come Juventus, Ferrari, Stellantis e il gruppo editoriale Gedi.

La procura di Torino ora indaga anche il notaio Remo Morone, erede di uno degli studi professionali cui da sempre si appoggiano gli Agnelli. Al professionista è contestato il reato di falso ideologico in atto pubblico perché, si legge nel decreto di perquisizione, avrebbe sottoscritto la “declaratoria relativa alla composizione e struttura della Dicembre del 30 giugno 2021 e depositata all’Ufficio del registro delle imprese”, cioè la mossa deposita alla Camera di Commercio di Torino con cui Elkann puntava a tacitare le richieste della madre Margherita sul controllo della Dicembre e su come le azioni sarebbero state escluse dalla massa ereditaria di Marella Caracciolo, vedova di Agnelli morta nel 2019.

Secondo i pm di Torino, Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Giulia Marchetti, le “operazioni che – dal maggio 2004 al febbraio 2019 – hanno determinato la variazione della composizione della compagine sociale della Dicembre” sarebbero da esaminare perché i contratti attraverso cui in questi anni Marella Caracciolo ha ceduto, man mano, il controllo della società sono “affetti da anomalie, tanto sotto il profilo documentale quanto sotto quello della regolamentazione dei rapporti finanziari tra le parti con conseguente ricostruzione della reale titolarità – nel tempo – delle quote della Dicembre”.

Nel comunicato stampa diffuso dal procuratore capo di Torino, Giovanni Bombardieri, si sarebbe “determinata una maggiore imposta sulla successione e donazione”, occultata con il reato di truffa ai danni dello Stato da parte di John, Ginevra e Lapo Elkann, il notaio Urs Von Grunigen e il commercialista, Gianluca Ferrero, cui sono già stati sequestrati 74 milioni di euro.

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