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Società

Torino celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: iniziative, impegni e nuovi progetti per il futuro

Le iniziative presentate in Sala Rossa

Gabriele Farina

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TORINO – Torino si è unita oggi alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne con un incontro nella Sala Rossa del Consiglio comunale. Un’occasione non solo per ricordare le vittime di un fenomeno ancora tristemente attuale, ma anche per presentare iniziative concrete volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e rafforzare la rete di supporto alle donne vittime di violenza.

Un omaggio alle sorelle Mirabal

Ad aprire l’incontro, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo ha ricordato le origini della Giornata, istituita dall’Onu nel 1999 in memoria delle sorelle Patria, Minerva e María Teresa Mirabal, conosciute come “Las Mariposas”, brutalmente assassinate nel 1960 dal regime dittatoriale di Rafael Trujillo nella Repubblica Dominicana.

Come tributo al loro sacrificio, la Commissione Toponomastica della città di Torino ha deciso di intitolare un giardino in Circoscrizione 5 alle sorelle Mirabal. “Un gesto simbolico – ha dichiarato Grippo – per mantenere viva la loro memoria e trarne insegnamenti di consapevolezza, in una battaglia che è tutt’altro che vinta”.

Lotta alla violenza: un ponte con le scuole e un’alleanza tra i generi

Nel suo intervento, Grippo ha evidenziato come Torino sia attivamente impegnata nel coinvolgimento delle scuole, per sensibilizzare le nuove generazioni e, attraverso loro, le famiglie. “La sfida più grande rimane costruire un’alleanza tra i generi – ha affermato – perché solo così sarà possibile destrutturare la violenza di genere, ormai un male cronico della nostra società”.

Il valore delle reti antiviolenza

Tra gli interventi più significativi, quello di Paola Maria Torrioni, docente dell’Università di Torino, che ha presentato il volume Reti in azione, scritto insieme a Maddalena Cannito. Il libro, frutto di una ricerca avviata nel 2019, analizza le reti antiviolenza e il lavoro delle istituzioni cittadine nel contrasto alla violenza di genere.

“I dati ci mostrano che, nonostante le difficoltà, le reti locali funzionano e creano opportunità concrete per le donne e le comunità”, ha sottolineato Torrioni, aggiungendo che queste vanno integrate e potenziate per migliorare ulteriormente gli interventi.

“Progetto Luna Nuova”: una casa per ricominciare

Un esempio tangibile di rete vincente è il “Progetto Luna Nuova”, presentato da Egle Demaria. Frutto della collaborazione tra diverse realtà associative, il progetto ha permesso la riapertura della casa rifugio Mariposas, destinata a donne vittime di violenza con fragilità psicologiche o psichiatriche.

“Questa casa rifugio è unica nel suo genere – ha spiegato Demaria – e offre alle donne non solo un luogo sicuro, ma anche strumenti per esprimere il loro vissuto attraverso l’arte e la creatività”. Un progetto essenziale, soprattutto in un momento storico in cui le risorse economiche scarseggiano.

Una lotta che riguarda tutti

A chiudere l’incontro, l’assessore alle politiche sociali Jacopo Rosatelli ha ribadito l’importanza di una mobilitazione generale. “La violenza di genere non è un tema di settore, ma riguarda l’intera comunità”, ha affermato.

Rosatelli ha elogiato l’impegno della città, delle università, dei sindacati e del Terzo Settore, sottolineando la necessità di agire tutti i giorni, e non solo il 25 novembre. “Solo attraverso un cambiamento culturale e una presa di coscienza collettiva – ha concluso – potremo finalmente eliminare la violenza di genere”.

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