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Cronaca

Morte di Matilde Lorenzi, consigliere del Csm accusa la procura di Bolzano

Secondo Ernesto Carbone le indagini sono state chiuse in poche ore e in modo sbirgativo

Gabriele Farina

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TORINO – Il consigliere laico del Csm, Ernesto Carbone, ha depositato la richiesta per l’apertura di una pratica per fare chiarezza sulle indagini svolte dalla procura di Bolzano relativamente alla morte della sciatrice Matilde Lorenzi.

Dopo le accuse sulla sicurezza della pista sollevate da Paolo De Chiesa arriva ora una richiesta ufficiale da parte di un consigliere del Consiglio Superiore di Magistratura. Secondo Carbone le indagini sono state chiuse in poche ore e in modo sbirgativo. La vicenda – ha scritto – presenta “numerosi aspetti poco chiari”.

Nel rapporto dei carabinieri si parla di reti di protezione che in realtà nelle immagini registrate non si vedono. Inoltre secondo Carbone “le condizioni di sicurezza erano del tutto inadeguate”.

Ma Carbone contesta anche la scelta dei magistrati di non eseguire l’autopsia sul corpo di Matilde Lorenzi. Insomma una sequela di leggerezze ed errori che non avrebbe permesso di accertare le responsabilità.

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