Cittadini
A Natale non solo pandori e panettoni: a costare di più sono i torroni
I listini delle principali marche risultano in crescita del 30% rispetto allo scorso anno, con punte in alcune catene commerciali del +53%
TORINO – Ai rincari in tutti i settori, ahinoi, ci stiamo quasi abituando e il Natale certo non fa eccezione. Spesso, anzi, si riscontra un rialzo dei prezzi proprio a ridosso delle festività natalizie.
Questa volta gli aumenti riguardano le tavole degli italiani, in particolare i dolci della tradizione natalizia. Intatti, con l’arrivo nei supermercati dei prodotti legati al Natale, il Codacons ha realizzato il consueto studio per capire quale spesa dovremo affrontare quest’anno.
Se si riscontrano lievi assestamenti al rialzo per i prezzi di panettoni e pandori tradizionali, la crisi internazionale del cacao invece fa schizzare alle stelle i listini di torroni e dolci natalizi al cioccolato.
Uno sguardo ai prezzi
Per pandori e panettoni industriali classici il prezzo medio nelle principali catene commerciali varia tra i 5 e i 7 euro, che sale fino a 14 euro per i prodotti di alta gamma; per quelli a marchio del supermercato i listini oscillano tra i 3,50 e i 5 euro.
Sensibilmente più costosi i panettoni artigianali, i cui prezzi medi vanno da 30 a 35 euro, ma arrivano anche a 60 euro se firmati da chef famosi.
Come spiega l’associazione, rispetto allo scorso anno i listini di pandori e panettoni industriali risultano in leggera crescita di circa il +4%, ma occorre considerare che nel precedente biennio i rincari, anche per effetto del caro-energia, erano stati particolarmente consistenti. Il mercato italiano di panettoni e pandori vale circa 700 milioni di euro annui, per quasi 100.000 tonnellate di dolci natalizi prodotti dai grandi soggetti industriali.
Il discorso cambia se si analizzano i prezzi dei dolci natalizi al cioccolato: se per pandori e panettoni nella loro variante al cioccolato (glassati, con creme al cacao, ecc.) gli aumenti sono in media il 12,5%, il primato dei rincari spetta quest’anno ai classici torroni al cioccolato, con i listini delle principali marche che risultano in crescita del 30% rispetto allo scorso anno, con punte in alcune catene commerciali del +53%.
“Alla base di tali sensibili incrementi di prezzo, c’è la crisi internazionale del cacao – spiega il Codacons – Nel corso dell’anno le quotazioni di tale materia prima hanno raggiunto sui mercati valori record che hanno sfiorato i 12mila dollari la tonnellata la scorsa primavera, mentre oggi il prezzo internazionale del cacao risulta più alto di circa il 107% rispetto a fine 2023. Una crisi che ha impattato in modo diretto sui prezzi dei dolci tipici natalizi realizzati con tale materia prima”.
Immagine di repertorio
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