Quotidiano Piemontese
Chivasso, trovati chiusi in casa una madre e il figlio autistico: vivevano in condizioni di degrado estremo
Rifiuti sparsi ovunque, cibo avanzato in decomposizione e un odore insopportabile a permeare l’aria. Lei non usciva di casa da oltre un decennio e il figlio era assente dal lavoro da tre settimane
CHIVASSO – Una scena che parla di abbandono, isolamento e disagio sociale è quella che si sono trovati di fronte i carabinieri a metà dello scorso mese alla periferia di Chivasso. Una donna di 80 anni e suo figlio di 49, autistico, vivevano chiusi nella loro abitazione in condizioni di degrado estremo: rifiuti sparsi ovunque, cibo avanzato in decomposizione e un odore insopportabile a permeare l’aria.
La donna, trovata con capelli lunghissimi e mani con unghie incolte, era sdraiata sul divano, mentre il figlio, operaio, trascorreva le giornate in camera da letto, incapace di tornare al lavoro da oltre tre settimane. Una realtà che sembrava invisibile, ignorata da tutti, fino alla segnalazione del datore di lavoro del figlio, preoccupato per la sua prolungata assenza. Le autorità, intervenute dopo la denuncia, hanno portato alla luce una situazione che si protraeva da anni: la madre non usciva di casa da circa un decennio e, nonostante la loro evidente fragilità, i due non erano mai stati presi in carico dal Consorzio dei Servizi Sociali di Chivasso.
La donna è stata ricoverata per una notte in ospedale per accertamenti, ma ha fatto ritorno a casa il giorno successivo. Ora, grazie all’intervento dei Servizi Sociali, la famiglia è sotto monitoraggio e riceve supporto per affrontare le difficoltà che l’ha isolata dal resto della comunità.
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