Cultura
La strada di Torino verso il titolo di Capitale Europea della Cultura 2033
Torino si prepara ad affrontare una sfida che non è solo istituzionale, ma collettiva
TORINO – Torino guarda al futuro e punta a diventare Capitale Europea della Cultura 2033. La giunta comunale ha approvato lo schema di Protocollo d’intesa che coinvolgerà alcune delle principali istituzioni cittadine e regionali per dare vita a un Tavolo Strategico interistituzionale, cuore pulsante della candidatura. La proposta arriva dall’assessora alla Cultura Rosanna Purchia, che sottolinea l’ambizione e il potenziale trasformativo di questa sfida.
Un progetto per proiettare Torino sul panorama internazionale
“La candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033 rappresenta un’occasione unica per proiettare ancora di più la nostra città in un contesto internazionale – ha dichiarato l’assessora Purchia – valorizzando la straordinaria ricchezza storica e artistica di Torino e la sua capacità di innovare e rigenerarsi. Questo protocollo è il primo passo concreto di un percorso ambizioso, che potrà trasformarsi in una straordinaria opportunità di sviluppo economico, sociale e culturale per tutta la comunità torinese”.
Il fulcro del progetto sarà la collaborazione: “Ad ogni traguardo che riguardi la città occorre guardare con un lavoro di squadra. Per questo coinvolgeremo tutte le realtà del nostro territorio – istituzioni culturali, università, enti pubblici e privati, associazioni, imprese creative – attraverso un protocollo d’intesa. Lavorare insieme sarà fondamentale in questa sfida, così come il coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini”, ha aggiunto l’assessora.
Il protocollo: un piano strategico per il futuro
Il Protocollo d’intesa coinvolge alcune tra le realtà più rilevanti del territorio, tra cui la Città Metropolitana di Torino, la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino, la Fondazione CRT, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Camera di Commercio.
L’obiettivo è ambizioso: fare rete per valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale di Torino, promuovere la partecipazione attiva dei cittadini – con un occhio di riguardo ai giovani – e attrarre investimenti grazie al potenziamento del mercato turistico. Tra le priorità anche il rafforzamento della collaborazione internazionale e del dialogo interculturale, nel rispetto della diversità culturale europea.
Il Tavolo di Coordinamento Strategico, presieduto dal sindaco, sarà operativo fino al 31 dicembre 2027 e avrà il compito di definire annualmente i contributi economici necessari a sostenere il progetto.
La regia operativa affidata alla Fondazione per la Cultura Torino
A coordinare le azioni necessarie per la candidatura sarà la Fondazione per la Cultura Torino, che si occuperà anche del fundraising e degli aspetti formali per presentare il dossier di candidatura.
Il Tavolo Strategico proporrà inoltre la costituzione di un Advisory Board, un organismo consultivo composto da esperti di arte, cultura, economia e scienze. I suoi membri, che contribuiranno a titolo filantropico, avranno il compito di diffondere i valori della candidatura e di supportare il progetto con idee e relazioni strategiche. La composizione e il funzionamento del Board saranno definiti attraverso una delibera specifica.
Una sfida collettiva
Torino si prepara così ad affrontare una sfida che non è solo istituzionale, ma collettiva. Il coinvolgimento di cittadini, associazioni e stakeholder locali, nazionali e internazionali sarà cruciale per trasformare questa candidatura in un’opportunità di crescita culturale, sociale ed economica.
Il percorso verso il 2033 è iniziato: ora la città è chiamata a dimostrare il suo potenziale e la sua capacità di fare rete per competere con le altre città europee in lizza per il prestigioso titolo.
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