Meteo
Neve a bassa quota e temperature in picchiata: ecco le zone del Piemonte interessate dalle nevicate
Sulla città di Torino è attesa una possibile fase di neve umida tra le 18 e le 20-21, ma probabilmente senza depositi al suolo
TORINO – Splende ancora il sole sul Piemonte, cieli sereni e venti di foehn caratterizzeranno le prossime ore. Al momento l’attivazione di venti tempestosi in quota (fino a 159 km/h alla Sacra di San Michele, in valle di Susa e 149 km/h alla Gran Vaudala di Ceresole Reale, in alta valle Orco) che si estendono alle pianure piemontesi favoriscono ampie schiarite entro il pomeriggio e il conseguente dissolvimento di nebbie e nubi basse (e in generale del regime d’inversione termica) attualmente presente nei bassi strati, con temperature massime in rialzo sui 12-15°C.
Il vento a bassa quota raggiungerà il suo apice nel pomeriggio, con raffiche fino a 50-60 km/h su Ovest e Nord regione, specie fino agli sbocchi vallivi, a cui seguirà una graduale attenuazione serale con successivo forte calo termico a tutte le quote complice anche il cielo sereno o poco nuvoloso.
Infatti, come previsto, da giovedì la situazione cambierà grazie al passaggio di una veloce perturbazione.
Le previsioni per le prossime ore, temperature in calo
Come annunciato dal meteorologo Andrea Vuolo, tra la notte e l’alba di domani si registreranno valori termici piuttosto bassi anche in pianura, con temperature minime fino a -3/0°C e cielo che si manterrà poco nuvoloso fino alle ore 09. Successivamente è atteso un rapido aumento della nuvolosità da Ovest verso Est con nubi medio-alte in ispessimento fino a cielo nuvoloso pressoché su tutta la regione entro le 12 e con temperature massime in pianura fino a 6-8°C, seppur con bassi valori di umidità relativa.
Si tratterà infatti dell’arrivo della seconda perturbazione, questa volta associata a forti correnti prevalentemente occidentali a 5.000 metri (con il transito di un ramo della corrente a getto alle alte quote della troposfera) e alla formazione di un minimo depressionario tra il suolo e i 1.500 metri (al livello isobarico di 850 hPa) – di difficile collocazione spaziale sul medio-basso Piemonte – il quale favorirà la temporanea risalita di una massa d’aria più umida nei primi duemila metri dal suolo in rotazione da Sudovest ad Est-Sudest nel pomeriggio e nelle prime ore della serata, specie tra le 16 e le 21.
L’arrivo della neve, anche a quote basse: ecco dove
Una dinamica che favorirà la formazione di precipitazioni nevose sulle aree alpine dalle ore 12, in successivo rapido sfondamento dal versante francese a quello piemontese nel corso del pomeriggio e a cui seguirà anche una fase di sbarramento orografico sui settori pedemontani e di bassa montagna esposti al versante pianeggiante, dal Torinese nord-occidentale e il VCO, in seno al flusso meridionale e orientale che si attiverà (come spiegato poc’anzi) nei bassi strati, durante la traslazione verso levante del minimo depressionario e di tutto il sistema frontale.
Le nevicate si intensificheranno rapidamente sui settori montuosi interni tra Monviso e Ossola e si estenderanno in un paio d’ore verso i fondovalle e aree pedemontane adiacenti dalle 14-15, con iniziali piogge deboli sotto ai 700-800 metri e sulle aree pianeggianti. Dopo le 16-17 la pioggia inizierà a trasformarsi in neve fino a quote prossime alla pianura specie tra Pinerolese, bassa Val Susa, Lanzo, Canavese, Biellese, Sesia, alto Novarese e VCO dai 300-400 metri.
Poi, dopo le 18 a tratti anche sui 200-300 metri di quota verso Torino, Chivassese, bassa pianura Biellese, medio-alto Vercellese, a Nord di Novara e sul Verbano. A Sud del Po e delle colline di Chivassese e alto Astigiano, i fenomeni risulteranno pressoché assenti o comunque sporadici; tuttavia non si esclude un po’ di pioviggine o una breve fase di nevischio sopra i 250-400 metri di quota, a carattere sparso, tra le 17 e le 20 anche su Cuneese, medio-alto Astigiano e Monferrato, più probabili (per sfondamento da Ovest) su Saviglianese, Saluzzese, Busca e Cuneo.
A seguire, dopo le 20-22, fenomeni in generale attenuazione in pianura e dalle 00-01 di venerdì anche su alte valli alpine, con ventilazione in nuovo netto rinforzo da Ovest-Nordovest. Attese poi ampie e generali schiarite nella notte con forti gelate anche in pianura, dove i valori minimi all’alba di venerdì potranno portarsi fino a -3/-5°C.
A livello generale, sull’arco alpino sopra i 1.500 metri sono attesi dai 20 ai 40 centimetri (specie su alta val Susa, Pellice, Viù e Ala), inferiori soltanto dalla Valle Gesso alle Alpi Liguri dove i fenomeni risulteranno più deboli e intermittenti e con quota neve in rapido rialzo già nel corso del pomeriggio. Locali picchi superiori ai 40 centimetri si potranno registrare su Val Grande di Lanzo, alte valli Orco, Soana e Chiusella nel Canavese e su Valsesia e VCO (specie Anzasca e Formazza).
Sui fondovalle alpini, già dai 700 metri, sono possibili accumuli di 15-20 centimetri dalle valli di Lanzo all’Ossola, e in particolare dall’Eporediese a Domodossola.
In pianura si potrà registrare una fase di neve con accumulo, sopra i 300 metri, tra le 17 e le 21, più probabile verso l’imbocco delle valli alpine a Ovest e Nord di Torino in direzione di Canavese, Biellese (inclusa Biella città), alto Novarese (specie area di Borgomanero) e Verbano, fino a 5-10 centimetri oltre i 400 metri e fino a 15 centimetri dai 500-600 metri, ma con qualche rovescio di neve umida non escluso da Torino verso Nord-Nordest nelle prime ore della serata che potrà dar luogo ad una lieve imbiancata sopra i 250 metri.
Sulla città di Torino è attesa inizialmente pioggia debole fino alle 17-18, con una possibile fase di neve umida tra le 18 e le 20-21, ma probabilmente senza depositi al suolo, se non una lieve spolverata a Nord della città (area che risulterà più interessata dallo sfondamento dalle valli di Susa e di Lanzo) e in collina sopra i 350-400 metri. Possibile pioggia mista a neve in serata anche a Novara, con possibile fase di neve umida in caso di rovesci.
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