Cronaca
Torino, scontri e agenti feriti durante il corteo: per la Digos dietro c’è la regia di Askatasuna
Una ventina di agenti sono finiti ospedale e la Mole è stata occupata
TORINO – Quella di venerdì 15 novembre per il capoluogo piemontese è stata una mattinata difficile e non priva di tafferugli .
Torino è stata teatro di un corteo di 400 manifestanti scesi in piazza per quello che è stato definito il “No Meloni Day”; si è protestato contro le politiche del governo e contro Israele per il genocidio in atto in Palestina.
Si sono verificati anche alcuni scontri con la polizia presente per presidiare la manifestazione e sarebbero almeno una ventina – e non 15 – gli agenti dei reparti mobili di Torino rimasti feriti nello scoppio di un petardo urticante e finiti in pronto soccorso. L’ordigno artigianale è stato lanciato in mezzo alle forze dell’ordine davanti alla Prefettura, in piazza Castello, dove si sono registrate le maggiori tensioni.
Parte del corteo ha anche occupato la Mole Antonelliana dove è stata issata una bandiera palestinese. Sono stati imbrattati i muri di due noti fast food, con scritte che invitavano al boicottaggio. Un fantoccio con la faccia del ministro Valditara è stato dato alle fiamme.
Di altro tenore, decisamente più pacifico, la manifestazione Pro Palestina tenutasi il giorno dopo e partita da piazza Statuto.
Le indagini della Digos
Le indagini su quanto accaduto sono nelle mani della Digos. Da quanto si apprende, la polizia ha iniziato ad analizzare i filmati di venerdì e per gli inquirenti a coordinare i tafferugli sarebbero i militanti di Asktasuna. Da quelle immagini infatti sarebbero spuntati volti noti e legati al centro sociale.
Secondo quanto riportato da Rai News, nei prossimi giorni una prima relazione sarà inviata in procura. Il ministro della Giustizia Nordio ha chiesto severità ai giudici evocando il terrorismo. Tra i possibili reati si valuta anche quello di vilipendio per la bandiera italiana, sfilata e imbrattata e poi sostituita con questa palestinese sul terrazzo della Mole.
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