Politica
Torino boccia il ddl Sicurezza del governo Meloni: contrasta con i principi costituzionali
La mozione è stata approvata con 22 voti favorevoli, 6 contrari e un’astensione
TORINO – Il Consiglio Comunale di Torino si schiera ufficialmente contro il disegno di legge 1660, noto come “ddl Sicurezza”. L’assemblea cittadina, riunita a Palazzo Civico, ha approvato a maggioranza la mozione intitolata “La Città di Torino unita contro il ddl Sicurezza”, presentata dalla capogruppo di Sinistra Ecologista, Sara Diena.
La mozione critica duramente l’impianto del ddl, composto da 38 articoli, sostenendo che esso contrasti con i principi costituzionali che garantiscono il diritto di manifestare pacificamente e con forme di disobbedienza civile nonviolenta. Secondo i promotori, il disegno di legge sarebbe espressione di una visione securitaria che, attraverso l’inasprimento delle pene e la criminalizzazione del dissenso, rischia di minare diritti fondamentali, senza affrontare le problematiche strutturali del sistema carcerario e giudiziario.
Il documento impegna il Consiglio Comunale a trasmettere la mozione ai parlamentari eletti nei collegi torinesi e alle presidenze di Camera e Senato. Inoltre, chiede al sindaco di farsi portavoce presso il Governo dell’opposizione della città di Torino al disegno di legge e di richiederne lo stralcio.
Scontro in aula: maggioranza e opposizione si dividono
Il dibattito in aula ha visto toni accesi tra le diverse forze politiche. I consiglieri del centrodestra hanno difeso il ddl Sicurezza, definendolo una risposta necessaria alle richieste di maggiore legalità e sicurezza espresse dal Paese con il voto alle ultime elezioni. Secondo i rappresentanti di questa area politica, il provvedimento non limita la libertà di espressione, ma mira a contrastare l’illegalità e a garantire ordine pubblico. Tra i sostenitori del ddl, sono intervenuti i consiglieri De Benedictis, Catizone, Liardo, Iannò, Firrao, Abbruzzese e Scanderebech.
Sul fronte opposto, i consiglieri Cerrato, Pidello, Tuttolomondo, Apollonio, Cioria, Crema, Viale, Patriarca, Ciampolini, Busconi e Sganga hanno espresso forte contrarietà, descrivendo le politiche del Governo in tema di sicurezza come repressive e autoritarie, incapaci di affrontare le vere emergenze sociali e strutturali.
L’esito del voto
La mozione è stata approvata con 22 voti favorevoli, provenienti dai gruppi di centrosinistra (PD, Sinistra Ecologista, Demos-AD, Torino Domani, Radicali/+Europa e M5S), 6 contrari (TO Bellissima, Lega, Fd’I e Forza Italia) e un’astensione (Moderati).
In aula è stato discusso anche un secondo documento, presentato dal consigliere Silvio Viale, che proponeva di introdurre l’obbligo per tutte le forze dell’ordine, inclusa la Polizia Locale, di indossare bodycam per garantire trasparenza e tutela sia dei cittadini che degli agenti. La proposta, tuttavia, è stata respinta con 20 voti contrari, 8 favorevoli e un’astensione.
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