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Cronaca

Tensioni al corteo pro-Palestina e contro Meloni a Torino: 15 agenti di polizia al pronto soccorso

Il corteo si è concluso davanti a Palazzo Nuovo

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TORINO – Mattinata difficile e non priva di tensioni per il capoluogo piemontese, teatro di un corteo di 400 studenti che questa mattina sono scesi in piazza per quello che è stato definito il “No Meloni Day”, in corso in tutta Italia. La protesta riguarda le politiche del governo e quella contro Israele per il genocidio in atto in Palestina.

Si sono verificati anche alcuni scontri con la polizia presente per presidiare la manifestazione e, secondo quanto si apprende, sarebbero almeno 15 gli agenti dei reparti mobili di Torino rimasti feriti nello scoppio di un petardo urticante e finiti in pronto soccorso. L’ordigno artigianale è stato lanciato in mezzo alle forze dell’ordine davanti alla Prefettura, in piazza Castello, dove si sono registrate le maggiori tensioni.

Parte del corteo ha anche occupato la Mole Antonelliana: da qui è stata tolta una bandiera italiana e issata una palestinese.

Il corteo si è concluso davanti a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’università torinese. Sono stati imbrattati i muri di due noti fast food, con scritte che invitavano al boicottaggio. Un fantoccio con la faccia del ministro Valditara è stato dato alle fiamme. Uova sono state lanciate contro la sede del Ministero dell’Università e contro le Gallerie d’Italia in piazza San Carlo.

Ancora una volta oggi a Torino, nel corso di un corteo, abbiamo assistito a intollerabili episodi di violenza, con i manifestanti che, violando le prescrizioni della questura e cambiando percorso, hanno tentato di raggiungere l’ingresso della prefettura.

Stavolta non c’era il pretesto di altre iniziative in corso né soggetti cui contrapporsi ma a essere presi di mira sono stati i palazzi delle Istituzioni e a essere aggrediti gli operatori delle Forze di polizia schierati a loro difesa.

Confido che possa giungere unanime la ferma condanna per quanto accaduto. Agli agenti feriti la mia vicinanza e il mio apprezzamento per la loro professionalità e il loro equilibrio insieme agli auguri di pronta guarigione.

Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

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