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Cultura

“Sconfinati”: al Polo del ‘900 di Torino, tre giorni di laboratori per comprendere le migrazioni del XX e XXI secolo

Dal 5 al 7 novembre, 24 laboratori rivolti a giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni

Elena Prato

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TORINO – Proprio in questi giorni, dal 5 al 7 novembre, al Polo del ‘900 di Torino si tiene la winter school “Sconfinati“: tre intense giornate di laboratori dedicate all’analisi storica delle migrazioni del XX e XXI secolo.

 

Con 24 laboratori condotti da docenti universitari, ricercatori, operatori sul campo, attivisti e scrittori, l’iniziativa accoglie giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, offrendo loro una visione complessa e approfondita di un fenomeno sociale tra i più dibattuti del nostro tempo. L’evento è organizzato dall’Associazione Vera Nocentini e dalla Fondazione di studi storici Gaetano Salvemini, all’interno del programma autunnale del Polo del ‘900.

 

I laboratori si svolgono negli spazi del Polo del ‘900 e puntano a stimolare nei partecipanti una riflessione storicizzata sui flussi migratori, offrendo una pluralità di punti di vista e strumenti metodologici. I giovani si confrontano con cause diverse dei fenomeni migratori – dai cambiamenti climatici alle questioni economiche, dai conflitti alle rotte internazionali – e studiano le conseguenze che le migrazioni comportano nei paesi di destinazione.

 

Il programma di “Sconfinati” culminerà il 6 e 7 novembre con due eventi aperti al pubblico. Il 6 novembre, l’incontro “Frontiere americane. Migrazioni, economia e geopolitica all’indomani del voto” analizzerà le recenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti, esplorando il loro impatto sulle dinamiche migratorie. Il giorno seguente, il 7 novembre, il pubblico potrà assistere allo spettacolo teatrale Sindrome Italia. O delle vite sospese, che racconta il ritorno in patria delle badanti romene, tra nostalgia e ferite dell’emigrazione, con un focus sulle esperienze femminili di lotta e resistenza.

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