Cittadini
Il 75% dei negozi di Torino non è accessibile ai disabili
Su 271 attività mappate, solo 68 possiedono rampe o ingressi accessibili
TORINO – Si è tenuta martedì 29 ottobre, presso la Prefettura di Torino, una riunione fondamentale per la sicurezza e l’accessibilità degli esercizi commerciali. Presenti alla cabina di regia il Capo di Gabinetto del Prefetto di Torino, Claudio Naldi, l’Assessore al Commercio Paolo Chiavarino e i rappresentanti di vari enti locali, tra cui Polizia Locale, Camera di Commercio, Ascom, Confcommercio, Confesercenti e la Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD). Oggetto dell’incontro: la preoccupante mancanza di accessibilità dei negozi torinesi, emersa grazie alla mappatura recentemente condotta dalla CPD in collaborazione con la Prefettura.
Secondo i dati, il 75% delle attività commerciali rilevate nelle principali vie di Torino non è accessibile alle persone con disabilità. Su 271 attività mappate, solo 68 possiedono rampe o ingressi accessibili, evidenziando una persistente esclusione delle persone con disabilità dai servizi della città.
La CPD denuncia una situazione stagnante, già sollevata vent’anni fa con l’iniziativa “Via il Gradino” per la rimozione delle barriere architettoniche. Come spiega Giovanni Ferrero, direttore della CPD, “È finito il tempo dei buoni propositi. L’inclusione non può essere un concetto astratto, ma deve tradursi in impegno quotidiano. Se si può, si deve fare!”. Queste parole richiamano l’urgenza di un cambiamento pratico e concreto.
Proposte per un Futuro Accessibile
Al termine della seduta, i partecipanti hanno avanzato proposte concrete per migliorare la situazione:
Replicare il modello di Via Po: Una soluzione pratica ispirata all’iniziativa già realizzata in Via Po, dove i commercianti hanno acquistato pedane mobili, indicate con vetrofanie per essere visibili a chiunque ne abbia bisogno. Questo modello potrebbe estendersi alle altre vie commerciali della città, coinvolgendo i Presidenti di Via e sensibilizzando i commercianti sui benefici di un accesso facilitato per tutti i clienti, incluse persone anziane, con passeggini o difficoltà di deambulazione.
Vademecum informativo per i commercianti: Produrre un manuale che spieghi obblighi e soluzioni per l’adeguamento alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, indicando anche le opzioni economiche per agevolare l’adeguamento.
Condizionare i finanziamenti pubblici all’accessibilità: Introdurre l’accessibilità come criterio prioritario per l’erogazione di risorse pubbliche e finanziamenti comunali. Un passo che aiuterebbe a incentivare i commercianti ad adeguare le proprie strutture, rendendo l’inclusione una condizione pratica e non solo un’idea astratta.
L’incontro si è concluso con l’accordo di continuare il dialogo e condividere le proposte nel prossimo tavolo della Prefettura. I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di una strategia comune, invitando la comunità commerciale torinese a fare propria la sfida dell’accessibilità.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese