Cronaca
Torture e vessazioni nei confronti della moglie, condannati un uomo e la madre a Torino
I due imputati hanno ottenuto la sospensione condizionale della pena, con l’obbligo di frequentare corsi antiviolenza come parte delle misure rieducative
TORINO – Una donna di 69 anni e suo figlio di 39 hanno patteggiato rispettivamente un anno e un anno e mezzo di reclusione presso il Tribunale di Torino. Erano accusati di maltrattamenti in famiglia, lesioni e sequestro di persona. La vittima, la compagna dell’uomo e nuora dell’anziana, avrebbe subito una serie di abusi in un comune dell’hinterland torinese.
Le indagini, avviate nel 2022, hanno portato alla luce una storia di ripetute vessazioni sia fisiche sia psicologiche nei confronti della donna. Secondo la ricostruzione, in uno degli episodi più brutali sarebbe stata immobilizzata su una sedia, morsa e percossa. Durante la sua seconda gravidanza, inoltre, sarebbe stata colpita alla pancia e costretta a passare notti in auto, esposta al freddo.
Oltre alle aggressioni fisiche, gli abusi includevano anche la distruzione di effetti personali e documenti lavorativi della vittima. Un aspetto particolarmente preoccupante riguarda il figlio della coppia, un bambino di 8 anni, che sarebbe stato incoraggiato dal padre a partecipare alle violenze. Tra le umiliazioni subite dalla donna vi era anche l’obbligo di inginocchiarsi per chiedere perdono, come riportato nell’aula di tribunale. Secondo il pubblico ministero Antonella Barbera, la donna ha dovuto affrontare condizioni di “vessazione fisica e morale insopportabili”.
La vittima, che ha ricevuto un risarcimento di 6.000 euro, ha deciso di ritirare la costituzione di parte civile. È stata assistita dall’avvocato Tiziana Porcu durante tutto il procedimento. I due imputati, difesi dall’avvocato Fabrizio Francese, hanno ottenuto la sospensione condizionale della pena, con l’obbligo di frequentare corsi antiviolenza come parte delle misure rieducative. L’uomo, precedentemente agli arresti domiciliari, è ora libero, ma con braccialetto elettronico e il divieto di incontrare i figli al di fuori di ambienti protetti.
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