Cronaca
“Io, docente costretto a interrompere la lezione perchè piove dal soffitto dell’aula universitaria”
TORINO – “Cadeva acqua dal soffitto, siamo stati colti di sorpresa, alla fine ho interrotto la lezione”. Così un docente della facoltà di Psicologia dell’Università di Torino, racconta la sua esperienza all’interno dell’aula 9 dell’edificio di corso San Maurizio 31/a. Quest’aula è stata recentemente resa inagibile, così come diverse altre usate da studenti e docenti di Psicologia, per via di alcune infiltrazioni causate dalla pioggia dei giorni scorsi.
La questione dell’edilizia di UniTo è complessa: di fianco a strutture moderne come il Campus Einaudi, ce ne sono altre che, a causa dell’età, con il tempo sono diventate inadatte, talvolta pericolose. É il caso di Chimica (in Via Giuria), ma anche dell’istituto Plana, di Palazzo Campana e del fabbricato di corso San Maurizio 31. A questo si aggiunge il rapporto tra Università e proprietari degli edifici, pagati e incaricati della manutenzione.
Il docente intervistato da Quotidiano Piemontese racconta la sua esperienza fuori dalla sala Mario Allara del rettorato, dove una delegazione di studenti e docenti ha interrotto la seduta del CdA per avanzare tre richieste: rimborso delle tasse per il periodo interessato dai disagi, la manutenzione delle aule pericolanti e l’utilizzo futuro di aule inutilizzate.
La storia
“A un certo punto durante la lezione ho notato che dal soffitto cadeva acqua, eravamo nell’aula 9 del’edificio in corso San Maurizio. – racconta il docente di Metodologia della ricerca in organizzazione – Io e gli studenti siamo stati colti di sorpresa, alla fine ho interrotto la lezione, non era sicuro continuare. É venuto fuori dopo che il problema era lo stesso dell’aula a fianco: c’era una grande quantità di acqua sospesa nel controsiffitto. Questo perchè, a quanto pare, le grondaie non erano state pulite e con il temporale si è allagato tutto.”
Le due aule chiuse (la 9 insieme alla 10 che era già stata transennata) hanno portato UniTo a spostare le lezioni altrove, al cinema Romano, in piazza Castello. Qui però studenti e docenti hanno trovato la struttura chiusa e solo dopo mezz’ora di ritardo si è risolta la situazione.
A corso San Maurizio si aggiunge il Plana, altro luogo dove le lezioni non vanno spesso come previsto. Le docenti che hanno protestato in rettorato hanno raccontato di aule sovraffollate, con 30 persone sedute per terra (in aula F) e, secondo una testimonianza, anche uno studente che si è sentito male per l’inadeguatezza degli spazi.
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