Alessandria
Ad Alessandria verranno processati tre ex brigatisti (Curcio, Moretti e Azzolini), 50 anni dopo il rapimento Vallarino Gancia
Nel 1975 a Cascina Spiotta (vicino ad Acqui Terme), morirono il carabiniere Giovanni d’Alfonso e Mara Cagol
TORINO – Gli ex brigatisti Renato Curcio, Mario Moretti e Lauro Azzolini verranno processati a partire da gennaio 2025 per la sparatoria avvenuta il 1975 a Cascina Spiotta (vicino ad Acqui Terme), occasione in cui perse la vita il carabiniere Giovanni d’Alfonso.
La notizia è arrivata oggi, dopo che la giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Torino (Ombretta Vanini), ha deciso il rinvio a giudizio per i tre imputati e quindi l’inizio del processo di primo grado. Insieme a questa decisione è arrivato il proscioglimento di Pierluigi Zuffada, un altro brigatista coinvolto, perchè il reato è caduto in prescrizione.
A chiedere la riapertura dell’inchiesta sulla morte di d’Alfonso è stato il figlio della vittima, che aveva presentato un esposto.
In breve, secondo il pubblico ministero quel giorno del 1975 il gruppo di brigatisti aprì il fuoco contro le forze dell’ordine, per portare a termine il rapimento dell’imprenditore Vittorio Vallarino Gancia. In quell’occasione morì non solo l’appuntato dei carabinieri d’Alfonso, ma anche Mara Cagol, la moglie di Curcio e storica attivista delle br; la morte di quest’ultima rimane un mistero su cui Curcio (ora imputato) continua a chiedere chiarezza, perchè rimase ferita durante lo scontro a fuoco, ma qualcuno gli sparò comunque quando era già a terra.
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