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Scienza e Tecnologia

FIAT Downtown, l’auto elettrica degli anni ’90 che non ha mai visto la luce

Aveva 3 posti e 300 km d’autonomia

Luca Vercellin

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TORINO – Nel pieno della transizione energetica, il settore automotive italiano è in crisi. La concorrenza troppo forte delle auto elettriche cinesi e i costi di produzione troppo alti stanno portando Stellantis ad assemblare i suoi veicoli altrove, lasciando poche briciole all’indotto piemontese.

Ma c’erano dei tempi in cui non solo Fiat era finanziariamente stabile e ancora radicata nel territorio torinese, ma era anche tecnologicamente avanti rispetto alla concorrenza. Già nel lontano 1993, quando i tempi non erano sospetti e la Mobilità Green era un concetto sconosciuto, Fiat stava lavorando a un prototipo 100% elettrico.

Downtown è il suo nome: una tre posti cittadina lunga 2,5 metri. Dall’inglese “centro città”, è un veicolo pensato per la frenetica vita urbana, dove gli spostamenti sono brevi e trovare parcheggio è una vera impresa.

Downtown era spinta da due motori, uno per ogni ruota posteriore, da 9,5 cavalli ciascuno. La batteria poteva garantire 300 km di autonomia, la velocità massima era limitata a 100km/h: un’andatura più che soddisfacente in un contesto cittadino.

Il design dell’auto era estremamente innovativo: un solo sedile anteriore, centrale, e due sedili dietro per i passeggeri. Un’impostazione innovativa che garantiva di ottimizzare lo spazio. Downtown era pensata per essere la regina della città, grazie alla sua lunghezza inferiore ai 3 metri. Un primato che, di lì a poco, sarebbe stato poi conquistato dalla Smart Fortwo.

A disegnare Downtown fu il designer americano Chris Bangle: dalla sua matita è nata anche l’Alfa Romeo 145.

Purtroppo però, Downtown non è mai entrata in produzione. Non si sono mai saputi i veri e propri motivi, ma è lecito pensare che le dichiarazioni di FIAT sulle possibilità tecniche del veicolo fossero un po’ troppo ottimistiche e che, nella realtà dei fatti, Downtown non potesse minimamente raggiungere 300 km di autonomia.

Una vera e propria occasione persa per Fiat e, col senno di poi, per l’intero automotive europeo.

Ora Downtown riposa in pace al Museo dell’Auto di Torino, dove gli appassionati di motori possono andare a farle visita.

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