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Scuola e formazione

In alcune scuole primarie del torinese un laboratorio per usare l’intelligenza artificiale in modo creativo

Ci saranno una serie di lezioni introduttive presso la scuola primaria e, in seguito, un’immersione dentro l’ambiente virtuale presso il laboratorio “Life” di Palazzo Nuovo (Torino)

Sandro Marotta

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TORINO – Educare i bambini all’intelligenza artificiale in modo che la sappiano utilizzare in modo consapevole e creativo: questo l’obiettivo di “GaIA“, il progetto per le scuole primarie promosso dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.

Il progetto prevede attività interattive che coinvolgono i bambini in esplorazioni virtuali e interazioni con un robot umanoide, grazie alle quali scopriranno i rischi e le opportunità dell’IA in modo ludico e accessibile. Presso la scuola ci saranno una serie di lezioni introduttive al tema dell’I.A., in seguito presso Palazzo Nuovo a Torino sarà organizzata l’esperienza di semi-immersione in un ambiente estetico virtuale.

“GaIA” stato sviluppato da un team composto da Giorgio Borla e Antonio Falco del Laboratorio LIFE, laboratorio di ricerca e didattica nell’ambito delle tecnologie di Extended Reality di UniTo, e da Francesca Pileggi.

Il laboratorio è nato a partire dal progetto CAIRε (Child-AI Rεlationship), che è stato avviato in collaborazione con altre due università: la West University di Timișoara e la Middlesex University di Londra. Per estendere l’iniziativa ad altre scuole, sono necessari ulteriori fondi; per questo è stata avviata una raccolta fondi per finanziare le scuole della provincia di Torino che si trovano in zone extra-metropolitane e del cuneese e che potrebbero essere escluse dall’esperienza formativa proprio per via dei costi che devono sostenere.

Le scuole in questione sono l’I.C. “David Bertrand” di Piossasco (TO), I.C. “Franco Marro” di Villar Perosa (TO), I.C. “Francesco Gonin” di Giaveno (TO), I.C. “Federico Sacco” di Fossano (CN).

Come già accaduto per un’altra raccolta fondi di UniTo, quella riguardante le interazioni sociali delle persone che rientrano nello spettro autistico, l’Università raddoppierà i fondi se si raggiungerà la soglia minima di 7 mila euro.

“L’Intelligenza artificiale sarà una delle sfide più grandi che le nuove generazioni dovranno affrontare. – spiega la docente Emanuela Guarcello, docente del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Con GaIA, vogliamo offrire alle bambine e ai bambini delle scuole primarie gli strumenti per sviluppare una relazione critica, matura e creativa con queste tecnologie. Per riuscirci però abbiamo bisogno del supporto di tutte le persone che condividono l’urgenza di fornire ai bambini le competenze culturali che permettano loro di gestire le sfide da cui dipenderà la qualità della loro esistenza”.

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