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Salute

Salvata a Torino una neonata grazie a un complesso trapianto di fegato e vena giugulare

L’intervento è stato particolarmente complesso a causa del restringimento severo della vena porta della bambina

Gabriele Farina

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TORINO – Nei giorni scorsi, una bimba di soli sette mesi e sei chilogrammi di peso è stata salvata all’ospedale Molinette di Torino, dopo un intervento delicatissimo che ha richiesto il trapianto della parte sinistra del fegato di un donatore pediatrico e l’autotrapianto della vena giugulare destra per ricostruire la sua vena porta.

La neonata, nata lo scorso febbraio con una rara malformazione delle vie biliari, era già stata sottoposta a un primo intervento riparativo a giugno, presso la Chirurgia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, sotto la guida del dottor Fabrizio Gennari. Tuttavia, l’ittero persistente e il deterioramento della funzione epatica hanno reso necessario il suo inserimento nella lista d’attesa per un trapianto di fegato già nel mese di luglio.

Ad agosto, la situazione è precipitata: le condizioni del fegato della piccola si sono aggravate ulteriormente, portando al ricovero presso la Gastroenterologia pediatrica del Regina Margherita (diretta dal dottor Pierluigi Calvo) a settembre, e alla successiva inclusione d’urgenza nel programma nazionale di trapianto di fegato pediatrico.

Il trapianto

Dopo tre settimane di ricovero critico, con i valori ematici ormai fuori controllo, l’intervento salvavita è finalmente arrivato grazie al gesto altruista di una famiglia veneta. Il Centro Nazionale Trapianti di Roma, diretto dal dottor Giuseppe Feltrin, ha ricevuto l’offerta degli organi di un giovane deceduto per un grave trauma cranico. L’équipe del professor Renato Romagnoli, responsabile del Dipartimento Trapianti della Città della Salute di Torino, ha immediatamente accettato la parte sinistra del fegato per trapiantarla alla piccola paziente.

Nel frattempo, a Torino, tutto era pronto per l’intervento. L’équipe torinese, composta dai dottori Giorgia Catalano e Davide Cussa, ha collaborato con quella dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, destinatario della parte destra del fegato del donatore, in un’operazione di divisione del fegato per trapianto (split).

Il trapianto, eseguito presso le Molinette dal professor Romagnoli e dalla sua équipe (dottori Francesco Lupo e Stefano Mirabella), è durato 12 ore. L’intervento è stato particolarmente complesso a causa del restringimento severo della vena porta della piccola, che ha reso necessario l’autotrapianto della sua vena giugulare destra per ricostruirla. Una procedura delicata che ha coinvolto numerosi anestesisti e infermieri esperti in trapianti.

Nonostante la complessità, il decorso postoperatorio è stato regolare. Il nuovo fegato ha ripreso a funzionare rapidamente e, sorprendentemente, dopo solo tre settimane dall’intervento, la bimba è potuta tornare a casa.

La straordinaria riuscita dell’operazione è stata possibile anche grazie al supporto della Banca del Sangue e Immunoematologia della Città della Salute, diretta dal dottor Marco Lorenzi, e ai donatori di sangue che hanno contribuito in maniera determinante.

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