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Società

Il Papa proclama santo Giuseppe Allamano, fondò le missioni della Consolata

Nel 1901 fonda l’Istituto delle Missioni Consolata, che nel 1902 darà il via alla sua opera missionaria con l’invio dei primi quattro missionari in Kenya

Gabriele Farina

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ROMA – Papa Francesco, nella Giornata Missionaria Mondiale, ha proclamato santo Giuseppe Allamano, il parroco di Torino che creò le missioni della Consolata.

Nato a Castelnuovo Don Bosco il 21 gennaio 1851 e morto a Torino il 16 febbraio 1926, Giuseppe Allamano si aggiunge così alla schiera dei santi sociali piemontesi. Beatificato nel 1990 sotto il papato di Giovanni Paolo II, Allamano è inoltre nipote di Giuseppe Cafasso e concittadino di san Giovanni Bosco.

La storia di san Giuseppe Allamano

Rimasto senza padre prima di compiere tre anni, e proveniente da una famiglia di agricoltori, compie i suoi studi a Valdocco presso l’oratorio di San Giovanni Bosco. Nel 1873 viene ordinato sacerdote della diocesi di Torino e quattro anni dopo, nel 1877, consegue la laurea in teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica di Torino. Successivamente, assume l’incarico di direttore spirituale del seminario e viene nominato rettore del Santuario della Consolata.

Nel 1901 fonda l’Istituto delle Missioni Consolata, che nel 1902 darà il via alla sua opera missionaria con l’invio dei primi quattro missionari in Kenya. L’anno successivo, in risposta alle esigenze della missione in Kenya, e in collaborazione con il Cottolengo, vengono inviate alcune suore vincenzine. Nel 1910, Allamano fonda anche le Suore Missionarie della Consolata.

L’arcivescovo di Torino, il cardinale designato Roberto Repole, ricorda come la missione dell’Istituto, partita dall’amato Santuario della Consolata, oggi sia diffusa in tutto il mondo, dove i missionari e le missionarie della Consolata continuano a portare testimonianza di fede, spesso in contesti di grande povertà materiale e spirituale.

Il miracolo di Allamano

A Giuseppe Allamano viene attribuito un miracolo, che riguarda l’indigeno Sorino Yanomami, nato intorno al 1955 nella comunità di Maimasik, in Roraima, Brasile. Yanomami fu attaccato da un giaguaro alla testa e soccorso da una suora della Consolata, Suor Felicita, che, vista la gravità della situazione, chiamò subito i soccorsi. Mentre attendevano, la suora iniziò a pregare insieme alla comunità invocando il beato Allamano per un miracolo. Il prodigio avvenne il 16 febbraio, giorno in cui si celebra la festa di Allamano: Yanomami si risvegliò miracolosamente.

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