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Aumentano i prezzi alimentari, 2,2 milioni di famiglie in condizione di povertà: colpa dell’inflazione

Preoccupano i rincari vertiginosi di alcuni prodotti

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TORINO – L’inflazione, ancora lei.

I dati  di settembre, resi noti dall’Istat, ci parlano di una inflazione media che in Italia registra, sì, una frenata fermandosi al +0,7%, ma non basta. Infatti, i prezzi dei prodotti alimentari e del carrello della spesa tornano a salire, costringendo le famiglie a tagliare la spesa per cibi e bevande.

In particolare, preoccupano i rincari vertiginosi di alcuni prodotti: i prezzi dell’olio d’oliva salgono del +22,6% su anno, il burro del +6,9%, il caffè del +9,1%, cacao e cioccolato del +7,2%

Di questi dati si è occupata Assoutenti il cui presidente Gabriele Melluso ha dichiarato:  “I rialzi che stanno interessando il comparto alimentare meritano la massima attenzione. I prezzi di Beni alimentari e bevande analcoliche risultano in aumento del +1,2% su anno, con punte del +1,5% per i beni alimentari lavorati.

Dopo due anni di caro-vita la mancata discesa dei prezzi al dettaglio spinge le famiglie a tagliare i consumi, come attestano i dati sulle vendite al dettaglio dei prodotti alimentari in calo del -1,1% nel 2024. Per questo ribadiamo la necessità di interventi mirati a far scendere i listini specie nel settore alimentare e invertire il trend dei consumi che continua ad essere negativo”.

Per il Codacons siamo di fronte a una vera e propria una tragedia economica, e i numeri parlano chiaro: 2,2 milioni di famiglie e 5,7 milioni di cittadini in condizione di povertà assoluta. Dati per nulla confortanti che rendono chiaro un quadro che poco ha a che vedere con un paese civile che possa definirsi tale.

“I dati Istat attestano come nel 2023 non ci sia stato alcun miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie, e sul banco degli imputati c’è il caro-prezzi: l’inflazione alle stelle che ha caratterizzato lo scorso anno ha inciso in modo evidente sui redditi delle famiglie, mantenendo i livelli di povertà a valori ancora elevatissimi.

Le misure di contrasto adottate dal Governo non sono evidentemente bastate a evitare il massacro sui bilanci familiari certificato anche dall’Istat, ed è necessario un cambio di rotta per invertire il trend disastroso della povertà in Italia”, ha dichiarato il presidente Codacons Carlo Rienzi, commentando i dati Istat.

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