Cronaca
Accedeva alla banca dati delle forze dell’ordine per aiutare un parente: ex carabiniere condannato a Torino, ma non è un caso isolato
Secondo la procura di Torino questo è solo un caso di attività illecite svolte da agenti o ex agenti, che sfruttano il database riservato per fini personali
TORINO – Un carabiniere in congedo, Luigi Pappalardo, è stato condannato a un anno di reclusione perché entrò nella banca dati delle forze dell’ordine e passò informazioni riservate a un suo parente. I fatti risalgono al 2021: Pappalardo chiese a un collega di Cuneo di accedere al sistema informatico riservato agli agenti perché un familiare stava cercando di ottenere informazioni su un uomo da cui doveva comprare un’auto.
Non si tratta un caso isolato: dalle inchieste condotte dalla procura di Torino, in Piemonte la pratica di concedere accessi illegali su piattaforme riservate per ottenere informazioni sarebbe una prassi piuttosto consolidata. I coinvolti, sempre secondo le informazioni disponibili, sono carabinieri, poliziotti e finanzieri.
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