Piemonte
Niente più test per l’accesso a Medicina, presidente Cirio: più medici per i nostri ospedali
Il governo spera di introdurre la novità già dall’anno accademico 2025-2026
TORINO – Il testo è stato approvato dalla Commissione Istruzione del Senato. Ora deve passare in Aula e poi alla Camera: niente più test per entrare nella facoltà di Medicina.
Una novità importante – che riguarda anche i corsi di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria e in Medicina veterinaria – è stata presentata oggi in Senato dal presidente della commissione Istruzione, Roberto Marti e al presidente della commissione Sanità, Francesco Zaffini.
Niente più numero chiuso: come funzionerà
Si entrerà dopo un semestre ad accesso libero, al termine del quale verrà stabilita una graduatoria nazionale, tenendo in considerazione gli esami fatti che saranno uniformi per tutti.
Come riporta Ansa, il proseguimento degli studi al secondo semestre sarà condizionato dal conseguimento di tutti gli esami previsti per il primo semestre e dalla posizione nella graduatoria di merito nazionale. Per gli studenti che non superano la selezione per il secondo semestre, sarà possibile utilizzare i crediti formativi acquisiti nei primi sei mesi per iscriversi ad altri corsi di laurea, offrendo così una seconda chance senza la perdita dell’anno accademico.
Il governo spera di introdurre la novità già dall’anno accademico 2025-2026, ma dipende dai tempi parlamentari. I posti arriveranno a 25 mila, oggi sono circa 20mila.
Le parole del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio
L’abolizione del numero chiuso a medicina è un grande risultato, frutto della battaglia che anche il Piemonte ha portato avanti in Conferenza delle Regioni perché abbiamo urgente bisogno di medici e non ha senso imporre lo sbarramento a chi vuole provare a diventarlo. Ringrazio il governo e in particolare il ministro Anna Maria Bernini perché finalmente siamo nelle condizioni di affrontare la grave carenza di questi professionisti e rispondere ai bisogni di cura delle nostre comunità.
È la dichiarazione di Alberto Cirio sui canali social dopo la notizia dello stop ai test di accesso alla facoltà di Medicina.
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