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Cronaca

Blitz di controllo al carcere di Torino: agenti da Genova, Ivrea, Vercelli

Trovati smartphone, schede sim, coltelli e una spranga. Recuperata anche della sostanza stupefacente

Alessia Serlenga

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TORINO – Un’attività di controllo preventiva, assente da anni a causa della carenza di personale, ha avuto finalmente luogo nel carcere di Torino, grazie alla mobilitazione di 160 agenti di polizia penitenziaria e unità cinofile. La notizia, diffusa dal sindacato Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), è arrivata dopo un periodo di crescente allerta per la sicurezza all’interno del penitenziario.

Durante la perquisizione straordinaria nel padiglione C, le forze dell’ordine hanno trovato: quattro smartphone, tre dei quali con schede SIM, chiavette USB, coltelli, e una spranga lavorata a uncino, abilmente nascosta sotto una plafoniera. La scoperta non si è fermata qui: è stata sequestrata anche una quantità di sostanza stupefacente.

A supporto sono arrivati agenti da Genova, Ivrea, Vercelli.

Il clima di tensione non si limita a Torino: nello stesso giorno, un detenuto del carcere di Vercelli ha appiccato un incendio nella propria cella e successivamente ha aggredito gli agenti.

Il blitz di Torino rappresenta un tentativo di ristabilire l’ordine in una situazione d’emergenza, un’azione che si inserisce in un contesto di allerta e richieste di maggiore sicurezza.

 

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