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Sciopero Settore Automotive a Torino: in piazza Venerdì 18 Ottobre

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TORINO – Non si ferma la crisi del settore automotive in Italia. L’intero sistema di produzione non regge la competizione con i colossi cinesi nella grande sfida della transizione ecologica. Ad aggravare la situazione, la mancanza di chiarezza da parte di Stellantis sul futuro del gruppo nel nostro paese.

Pertanto, venerdì 18 Ottobre, l’Unione Generale Lavoro (UGL) ha indetto una mobilitazione con presidi in 7 regioni, tra cui uno a Torino. Qui parteciperà Paolo Capone, segretario generale del sindacato, per dare voce ai lavoratori di un settore che ha contribuito al miracolo economico del paese, di cui la città di Torino è simbolo.


Paolo Capone,  segretario UGL

La produzione allo stabilimento di Mirafiori ha già subito diversi rallentamenti, con uno stop della produzione della Fiat 500e fino al 1 Novembre 2024. Al momento, a Torino non vengono prodotti altri veicoli.

Secondo Capone, “La tempistica stringente imposta dall’UE con il Green Deal e con lo stop alle auto a motore termico sta mettendo in ginocchio tutto il comparto Automotive in Italia e non solo, con conseguenze devastanti: produzione crollata, massiccio utilizzo in tutti gli stabilimenti Stellantis in Italia della cassa integrazione e tutto l’indotto in difficoltà ancora maggiore”. 

Un’altra sfida all’automotive italiano sarebbe rappresentato dall’espansione in Europa dei veicoli cinesi, più competitivi nei prezzi dei veicoli elettrici grazie a un vantaggio nella produzione di batterie, l’elemento ad oggi più costoso in un’auto elettrica. Inoltre, l’apertura di stabilimenti in vari paesi europei di marchi cinesi come BYD in Ungheria, sottolineano come il nostro paese risulti poco attrattivo nella produzione e assemblaggio di autoveicoli.

 

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