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Cronaca

Lancio della bici ai Murazzi di Torino: in aula parla il supertestimone

Il processo andrà avanti fino a dicembre

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TORINO – Mentre è in corso il processo che vede imputata la diciannovenne Sara Cherici, accusata di concorso morale in tentato omicidio per il ferimento di Mauro Glorioso, colpito alla testa da una bicicletta elettrica lanciata dai Murazzi del Po nel gennaio del 2023, in aula è il momento di Martino Villa, il supertestimone.

La testimonianza

Quella sera Villa, il ragazzo con lo skate che ha identificato la banda accusata di aver reso tetraplegico l’universitario, ha visto tutta la scena mentre rincasava dopo una serata con amici. È lui a raccontare di come quel gruppo di ragazzi abbia preso la bici elettrica, l’abbiano sollevata e lanciata di sotto. Basta un attimo: il gruppo si affaccia, capisce immediatamente cosa è appena successo, capiscono di aver colpito una persona e, probabilmente presi dal panico, si danno alla fuga.

A lanciare materialmente la bicicletta sono stati i ragazzi del gruppo, mentre le ragazze sono rimaste lì vicino ad assistere alla scena.

In aula oltre a Villa, rintracciato dai carabinieri grazie a un appello per trovare chi aveva visto qualcosa e a cui lui ha riposto immediatamente, anche un altro amico di Glorioso e il consulente che ha ricostruito il lancio.

Il processo andrà avanti fino a dicembre, mentre il 21 novembre la Cassazione si pronuncerà sulla condanna dei tre minorenni.

Per questa vicenda sono stati già condannati in appello tre minorenni, rispettivamente a 9 anni e 6 mesi, 9 anni e 4 mesi, sei anni e 8 mesi di reclusione, e in primo grado il 19enne Victor Ulinici a 10 anni e 8 mesi con il rito abbreviato.

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