Cronaca
Urlò “Allahu akbar” davanti alla sinagoga di Torino, ma era incapace di intendere e di volere
TORINO – Un uomo di 31 anni è stato giudicato incapace di intendere e di volere quando nell’ottobre 2023 urlò “Allahu akbar” impugnando un coltello davanti alla sinagoga di Torino nel quartiere San Salvario. É caduta quindi l’accusa formulata dal pm, ovvero di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dalla finalità terroristica; ‘imputato, non può essere giudicato responsabile perché non era capace di comprendere il significato e le conseguenze delle sue azioni; la fonte giuridica di riferimento per questo tipo di casi è l’articolo 85 del codice penale, da cui derivano una serie di altre situazioni normate dal codice civile.
Il giudice di Torino ha stabilito però che il soggetto debba essere ospitato da una Rems, ovvero una struttura per l’esecuzione delle misure di sicurezza dove sono accolte le persone autrici di reati ma che soffrono di disturbi mentali.
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