Seguici su

Torino

La Basilica di Superga: storia, arte e memoria di un’icona torinese

Uno straordinario connubio tra storia, spiritualità e cultura rende la Basilica uno dei simboli più potenti del Piemonte e dell’Italia intera

Gabriele Farina

Pubblicato

il

TORINO – Situata in cima a una collina che domina Torino, la Basilica di Superga rappresenta uno dei monumenti più iconici del capoluogo piemontese. Non è solo un capolavoro architettonico e artistico, ma anche un luogo intriso di storia, fede e memoria. La sua costruzione è legata a una promessa solenne fatta da un re in battaglia, mentre il suo nome è per sempre legato a una delle tragedie più drammatiche del calcio italiano. Oggi la Basilica è un importante simbolo del Piemonte e una delle mete turistiche e religiose più amate dai visitatori della regione.

La promessa di un re

La storia della Basilica inizia nel contesto di uno dei momenti più critici per il Regno di Sardegna. Nel 1706, durante la guerra di successione spagnola, Torino era assediata dalle truppe francesi, e il destino della città sembrava segnato. In quel frangente, il duca di Savoia, Vittorio Amedeo II, e suo cugino, il principe Eugenio di Savoia, guidarono le forze piemontesi e imperiali nella difesa della città. Secondo la tradizione, il 2 settembre 1706, Vittorio Amedeo II si recò sulla collina di Superga per osservare l’andamento della battaglia e, qui, fece voto alla Vergine Maria: se Torino fosse stata liberata dall’assedio, avrebbe eretto una grande chiesa in suo onore.

Il 7 settembre 1706, l’esercito francese venne sconfitto e l’assedio di Torino fu spezzato. La città era salva, e Vittorio Amedeo II mantenne la sua promessa. Nel 1717 iniziarono i lavori per la costruzione della Basilica sulla collina di Superga. A capo del progetto fu chiamato Filippo Juvarra, uno degli architetti più brillanti dell’epoca barocca.

Un capolavoro di architettura barocca

La Basilica di Superga, completata nel 1731, è un perfetto esempio dell’architettura barocca italiana. Juvarra concepì un edificio monumentale, caratterizzato da una grande cupola centrale affiancata da due campanili simmetrici, con una maestosa facciata colonnata che ricorda i modelli classici. La scelta della posizione, sulla sommità della collina di Superga, fu simbolicamente potente: la basilica doveva dominare l’intera valle, quasi a proteggere la città sottostante.

L’interno della chiesa colpisce per la sua luminosità e il senso di elevazione spirituale. Le decorazioni barocche, sobrie rispetto ad altri edifici dell’epoca, riflettono l’equilibrio tra grandiosità e semplicità che Juvarra cercava di raggiungere. Al centro dell’altare maggiore si trova una grande statua della Vergine Maria, in omaggio alla promessa fatta da Vittorio Amedeo II.

Il mausoleo dei Savoia

La Basilica di Superga non è solo un luogo di culto, ma anche un importante mausoleo reale. Al suo interno, infatti, si trovano le tombe dei membri della Casa Savoia, una delle dinastie più antiche e importanti d’Europa. Nelle cripte sotterranee, appositamente progettate da Juvarra, riposano numerosi sovrani, principi e principesse che hanno segnato la storia d’Italia.

Tra i personaggi più noti sepolti nella Basilica ci sono il re Carlo Emanuele III, che governò il Regno di Sardegna per oltre 40 anni, e suo figlio Vittorio Amedeo III. Le tombe sono semplici e dignitose, riflettendo l’austerità che caratterizzava lo stile di vita dei Savoia. Il mausoleo rappresenta una testimonianza della stretta connessione tra la monarchia e la fede cattolica, simboleggiando il ruolo protettivo che la famiglia reale ha sempre cercato di esercitare sulla città e sulla regione.

La tragedia del Grande Torino

Se la Basilica di Superga è un simbolo di devozione e arte, è anche legata a una delle pagine più tristi della storia del calcio italiano. Il 4 maggio 1949, un aereo della compagnia Avio Linee Italiane, che trasportava l’intera squadra del Grande Torino, si schiantò contro la collina di Superga, a pochi metri dalla Basilica. Nell’incidente morirono tutti i 31 passeggeri a bordo, tra cui i giocatori, lo staff tecnico e alcuni giornalisti sportivi.

Il Grande Torino era, in quel momento, una delle squadre più forti e amate non solo in Italia, ma in tutta Europa. Aveva vinto cinque scudetti consecutivi e rappresentava un esempio di rinascita per un’Italia che usciva dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. La tragedia di Superga segnò profondamente l’animo del Paese e il ricordo di quella squadra leggendaria rimane vivo ancora oggi.

Ogni anno, il 4 maggio, i tifosi del Torino, insieme a molte altre persone, si recano alla Basilica per commemorare i giocatori scomparsi in quel tragico incidente. Un’iscrizione commemorativa è stata posta sul luogo dell’impatto, proprio accanto al muro della Basilica, diventando una meta di pellegrinaggio per tutti gli appassionati di calcio.

La Basilica oggi: luogo di culto e turismo

Oggi la Basilica di Superga è una delle principali mete turistiche di Torino e un simbolo della città. Il suo fascino risiede nella bellezza architettonica, nella sua storia ricca di significato e nel paesaggio mozzafiato che offre dalla sua posizione. Dalla terrazza panoramica, i visitatori possono ammirare una vista a 360 gradi sulla città di Torino e sulle Alpi circostanti, che in giornate limpide si stagliano nitide all’orizzonte.

La Basilica continua a essere un luogo di culto molto frequentato, con numerose celebrazioni religiose durante l’anno. La messa del 2 settembre è un momento particolarmente importante per i fedeli, poiché celebra la promessa fatta da Vittorio Amedeo II alla Vergine Maria.

Oltre alla funzione religiosa, la Basilica rappresenta anche un centro culturale di grande rilevanza. Le sue cripte reali, visitabili da turisti e studiosi, offrono un affascinante spaccato della storia della monarchia sabauda. Inoltre, la struttura è sede di mostre e conferenze dedicate all’arte e alla storia del Piemonte.

Un simbolo eterno

La Basilica di Superga è molto più di un edificio religioso. È un monumento che racchiude al suo interno secoli di storia, arte, fede e memoria collettiva. Dalla sua costruzione, che celebra la vittoria di Torino sull’assedio francese, alle vicende della famiglia Savoia, fino alla tragedia del Grande Torino, Superga è un luogo che ha toccato l’anima della città e dei suoi abitanti.

Questo straordinario connubio tra storia, spiritualità e cultura rende la Basilica uno dei simboli più potenti del Piemonte e dell’Italia intera. Che si tratti di pellegrini in cerca di raccoglimento spirituale, di turisti affascinati dalla bellezza del barocco, o di tifosi che ricordano con affetto il Grande Torino, Superga continua a essere un punto di riferimento imprescindibile per chiunque voglia scoprire l’anima più profonda di Torino.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *