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In Piemonte è tempo di accendere i termosifoni: ecco alcune regole e come risparmiare

Chi viola le disposizioni sull’accensione degli impianti di riscaldamento rischia sanzioni da un minimo di 500 euro a un massimo di 3mila euro

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TORINO – Maltempo e abbassamento delle temperature hanno portato l’autunno sul Piemonte. Al punto che è probabile che il giorno previsto per l’accensione del riscaldamento sarà rispettato, nessun differimento quindi come ormai succedeva negli ultimi anni.

Da quando sarà possibile accendere il riscaldamento

Dal prossimo 15 ottobre sarà possibile accendere i termosifoni in casa, ma non in tutta Italia, e si dovranno seguire le regole stabilite dalla normativa nazionale e dai Comuni.

In Piemonte, infatti, alcuni comuni, come Saluzzo, Trecate e Racconigi hanno anticipato a oggi l’accensione dei termosifoni. L’avvio degli impianti termici è previsto invece a partire da martedì 15 ottobre per tutta la zona climatica E in cui rientrano anche Alessandria, Asti, Biella, Novara, Vercelli e Verbania. Rispetterà il calendario anche Torino.

Quali sono le regole

Come spiega Assoutenti, per i condomini e per chi utilizza sistemi di riscaldamento centralizzati le regole che stabiliscono il calendario di accensione degli impianti sono contenute nel DPR 74/2013 e nel DPR n. 412/1993 che suddivide il territorio nazionale in sei zone climatiche in relazione alle temperature medie annue.

Ogni comune, tuttavia, può decidere di anticipare o posticipare le date ufficiali di accensione dei termosifoni: questo perché esistono zone del paese dove le condizioni climatiche variano significativamente. Va poi tenuto conto delle delibere dell’assemblea condominiale che fissano le ore di accensione dei riscaldamenti all’interno di uno specifico condominio, ma devono sempre essere conformi alla normativa nazionale.

Ad essere regolamentata non è soltanto la data di accensione e spegnimento dei termosifoni – prevista per il 15 aprile – ma anche la temperatura, che nelle abitazioni non deve superare i 19°C, con una tolleranza di 2 gradi. Negli edifici industriali o artigianali, la temperatura deve essere mantenuta a 17°C.

Chi viola le disposizioni sull’accensione degli impianti di riscaldamento rischia sanzioni da un minimo di 500 euro a un massimo di 3mila euro, cui possono aggiungersi altre multe previste dai Comuni e dagli enti locali, fino a 800 euro.

Ecco come risparmiare sul riscaldamento in casa

Assoutenti ha realizzato una guida per risparmiare sull’uso dei caloriferi in casa:

  1. Eseguire la manutenzione degli impianti. Un impianto ben regolato, pulito e senza incrostazioni di calcare consuma e inquina meno. Senza dimenticare che chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).
  2. Controllare la temperatura degli ambienti. Scaldare troppo la casa fa male alla salute ma soprattutto alle tasche: 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado in meno si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di gas.
  3. Attenzione alle ore di accensione. È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. In un’abitazione efficiente, il calore accumulato garantisce un sufficiente grado di comfort anche nel periodo di spegnimento.
  4. Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone. È possibile massimizzare l’efficienza del proprio sistema di riscaldamento, una soluzione semplice ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore.
  5. Schermare le finestre durante la notte. Per favorire il mantenimento del caldo all’interno delle mura domestiche è importante anche schermare le finestre durante la notte, chiudere persiane e tapparelle e soprattutto avere degli infissi ad alto isolamento termico, per evitare spifferi e dispersioni di calore. Attenzione, inoltre, a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte durante il giorno: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciarle troppo a lungo comporta solo inutili dispersioni di calore.
  6. Non coprire i termosifoni. Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni o usarli come asciuga-biancheria ostacola la diffusione del calore verso l’ambiente ed è una tra le più diffuse cause di spreco.
  7. Usare valvole termostatiche. Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Avatar

    Marengo Giorgina

    9 Ottobre 2024 at 19:01

    oltre alle valvole termostatiche, dovrebbero venire obbligatori, negli alloggi degli anni 60/70, l’isolamento con i nuovi serramenti esterni dai vetri doppi; ci sono purtroppo ancora troppi alloggi con i serramenti vecchi di 60 anni che hanno una dispersione di calore non indifferente….

    • Avatar

      Ennio

      10 Ottobre 2024 at 10:46

      l’invito a spendere per infissi isolanti esiste da tanto e dal 2012 con bonus 65% detraibile in 10 anni, passato al 50% dal 2018.
      Basta che poi a cose fatte non si parli di revisione catastale…

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