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Economia

Profitti e sacrifici: Le parole di Gros-Pietro su un settore sotto pressione

Il presidente di Intesa Sanpaolo difende il settore bancario e lancia proposte per il debito pubblico

Alessia Serlenga

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TORINO – In un’intervista rilasciata alla Stampa, il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, ha affrontato le crescenti richieste di sacrifici da parte del governo, sottolineando la pressione che il settore bancario sta affrontando in un contesto economico complesso. Gros-Pietro ha evidenziato come il settore del credito sia già responsabile del pagamento delle imposte più elevate tra le società per azioni, suggerendo che ulteriori richieste di “sacrifici” potrebbero risultare eccessive.

Uno dei punti salienti dell’intervento di Gros-Pietro è stata la sua critica al concetto di “extraprofitti“. “Il profitto è sempre una questione di differenza tra ricavi e costi,” ha dichiarato. “Non possiamo parlare di un extra determinabile aritmeticamente. Si tratta più di una questione di percezione morale, in cui si considerano profitti non meritati.” Tuttavia, ha puntualizzato che, nel caso delle banche, il periodo di tassi di interesse negativi ha rappresentato una situazione eccezionalmente difficile, definita “sott’acqua”. In questo contesto, il miglioramento recente non dovrebbe essere interpretato come immeritato, ma piuttosto come una risalita dopo un periodo di crisi.

In merito alle pratiche del governo in campo economico, Gros-Pietro ha lasciato aperta la porta a un dialogo costruttivo. “C’è disponibilità, certamente,” ha affermato, indicando la volontà di collaborare per affrontare le sfide attuali. Ha poi suggerito misure importanti per la gestione del debito pubblico, proponendo la vendita di parte del patrimonio immobiliare statale come una strategia per valorizzare asset spesso trascurati. Un approccio di questo tipo, unito a un attento controllo dell’avanzo primario, potrebbe contribuire a una politica economica più sostenibile.

Gros-Pietro ha anche condiviso le sue previsioni in merito all’andamento economico. Con il rallentamento dell’attività produttiva e la diminuzione dell’inflazione, ha espresso un’aspettativa di un imminente taglio dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea. “È plausibile pensare che ci saranno riduzioni di un quarto di punto,” ha dichiarato, auspicando due interventi in tempi brevi.

Le parole di Gros-Pietro giungono in un momento di crescente preoccupazione economica e finanziaria per molte famiglie e imprese in Italia. La posizione di Intesa Sanpaolo, una delle principali istituzioni bancarie del paese, potrebbe rivelarsi cruciale nel delineare futuri orientamenti economici e strategie di crescita a lungo termine. Restiamo in attesa di sviluppi, mentre il settore bancario cerca un equilibrio tra responsabilità fiscale e necessità di crescita in un panorama in continua evoluzione.

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