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Lavoro

Coldiretti: indennizzi immediati per gli allevamenti colpiti da peste suina

Al momento ci sono 29 focolai attivi (di cui sette nella provincia di Novara)

Gabriele Farina

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NOVARA – Garantire gli indennizzi per i danni diretti e indiretti agli allevamenti colpiti dalla peste suina africana e la sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui. Sono le richieste avanzate dalla Coldiretti nel corso del secondo incontro, dopo quello di circa un mese fa, con il Commissario straordinario per la Psa Giovanni Filippini, alla presenza del presidente Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo, che hanno sottolineato come “questi ristori siano necessari anche per non abbattere la speranza degli allevatori” e devono andare a rinforzare l’intervento del dl omnibus prevedendo un incremento di risorse.

Tutti gli imprenditori zootecnici delle nostre province si sono collegati in modalità web per esprimere al Commissario tutte le loro preoccupazioni per una situazione “di grave crisi per l’intero settore”. L’appuntamento è stato fissato per fare il punto della situazione su un’emergenza che sta mettendo a rischio un intero settore che vale oltre 20 miliardi di euro e la sopravvivenza di alcune delle eccellenze norcine più note dell’agroalimentare Made in Italy.

“Coldiretti è tornata a sollecitare l’erogazione immediata dei risarcimenti per i danni causati dalla peste suina, con l’abbattimento di decine di migliaia di animali e le restrizioni alla movimentazione che hanno di fatto paralizzato la normale attività aziendale – evidenziano il Presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi e il Direttore Luciano Salvadori – Oltre a quelli diretti, legati alla perdita dei capi, occorre includere anche quelli indiretti, con gli allevamenti costretti ad interrompere completamente tutte le attività, comprese quelle di ripopolamento. Essenziale anche la sospensione del pagamento delle rate dei mutui delle imprese colpite e proprio in tale ottica Coldiretti scriverà una lettera all’Abi, l’Associazione bancaria italiana, per sollecitare un intervento.

Nel corso dell’incontro il Commissario Filippini ha illustrato la situazione attuale, che vede 29 focolai attivi (di cui sette nella provincia di Novara), e il nuovo piano di azione condiviso e approvato con la Commissione europea che prevede 4 macroazioni: prelevamento, depopolamento cinghiali, sorveglianza e biosicurezza allevamenti, oggetto di una apposita ordinanza. L’obiettivo è il controllo e il confinamento del virus nelle zone di restrizione.

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