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Il castello di Mazzè resta chiuso al pubblico: il proprietario è bloccato in Russia a causa della guerra

I proprietari, di origine russa, non riescono ad ottenere i visti per tornare in Italia a causa del conflitto che si sta combattendo in Ucraina

Elena Prato

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MAZZÈ – In Piemonte c’è un castello che resta chiuso a causa di problemi legati alla guerra tra Russia e Ucraina: è il castello di Mazzè.

 

A Mazzè, il castello è chiuso al pubblico da ormai diverso tempo: questo perché i proprietari, di origine russa, sono bloccati nella loro patria e non riescono ad ottenere i visti per tornare in Italia a causa del conflitto che si sta combattendo in Ucraina. La riapertura delle visite era prevista per il 22 settembre, ma alla fine è stata rinviata a data da definirsi: l’imprenditore, che con la moglie è proprietario del maniero acquistato nel 2013, potrebbe infatti essere costretto a rimanere in Russia per motivi di precetto. Tuttavia, la coppia è determinata a tornare in Italia e a stabilirsi a Mazzè, dove l’intenzione è quella di avviare una serie di visite guidate: dopo l’acquisto, infatti, nel castello sono stati eseguiti diversi lavori di restauro da parte dei proprietari, che si sono poi detti disponibili ad organizzare eventi e visite.

 

Quando la coppia potrà finalmente rientrare in Canavese, il Comune proverà a rivedere l’accordo per le visite. Durante i tour all’interno del castello, i turisti potranno visitare il museo delle torture, la sala gotica e il salone delle armi.

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