Cittadini
Consigliere comunale di Torino Angelo Catanzaro: “Essere balbuziente non mi ha mai fermato”
TORINO – Angelo Catanzaro è il primo politico a Torino e probabilmente in Italia a essere balbuziente. Consigliere Comunale di Torino per il PD, è fondatore dell’Associazione Italiana Paralisi Spastica onlus, di cui è affetto, e che l’ha portato a Torino per potersi curare. Nato a Castelvetrano 41 anni fa, è sposato da 7 anni con Laura. Trasferito a 9 anni dalla Sicilia in città, dice di dovere tutto a Torino, “perché è la città che mi ha adottato, permettendomi di essere l’uomo che sono oggi”.
Catanzaro non senza difficoltà ha abbracciato la sua disabilità e ora posta video divertenti su Instagram e Tik Tok per sensibilizzare e ridere sulla sua condizione.
Questo il post su Facebook in cui esorta chi ne ha bisogno di farsi aiutare:
“In qualità di politico, ho sempre avuto il desiderio di servire la mia comunità con dedizione e impegno. Tuttavia, c’è un aspetto della mia vita che mi ha accompagnato fin dall’infanzia e che ha spesso rappresentato una sfida nel mio percorso: la balbuzie. Parlare in pubblico, una parte essenziale del mio ruolo, è stato spesso fonte di ansia e insicurezza. Ci sono stati momenti in cui la paura di non riuscire a esprimermi con chiarezza mi ha persino portato a riflettere sull’opportunità di continuare questa carriera e di dimettermi da Consigliere comunale di Torino.
Ma negli ultimi tempi ho capito che la vulnerabilità può essere trasformata in forza. Ho deciso di non nascondermi più e di affrontare la situazione a testa alta, con l’aiuto di professionisti che mistanno guidando in un percorso di accettazione e crescita personale. È un viaggio intenso, fatto di momenti difficili, ma anche di tante conquiste.
Proprio per questo motivo, ho scelto di utilizzare uno strumento potente e moderno come i video sui social media, in particolare su TikTok e Istagram, per affrontare la mia balbuzie in modo simpatico e ironico. L’idea è quella di sensibilizzare, di far sorridere, ma soprattutto di mostrare che le nostre imperfezioni non devono essere un ostacolo, bensì un’opportunità per raccontarsi con autenticità.
Credo fortemente che l’autoironia sia una forma di forza e che possa essere un veicolo per far comprendere alle persone che non bisogna avere paura di mostrarsi per quello che si è, perché la vera sfida è accettarsi.
Con questo progetto voglio mandare un messaggio chiaro:anche le difficoltà che sembrano insormontabili possono essere affrontate con coraggio e un pizzico di leggerezza e soprattutto quello di farsi aiutare”.
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