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Salute

A Torino il primo trapianto di cuore-fegato in Italia

L’intervento pionieristico all’ospedale Molinette segna un traguardo significativo per la medicina italiana, grazie alla collaborazione di un’équipe multidisciplinare

Caterina Malanetto

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TORINO – Nei giorni scorsi, l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino ha raggiunto un’importante successo nella medicina trapiantologica, eseguendo il primo trapianto di blocco cuore-fegato in Italia. Questo intervento innovativo ha permesso di salvare la vita di una donna di 38 anni, originaria di Roma, che soffriva di una grave cardiopatia congenita accompagnata da un danno epatico.

La paziente, già sottoposta a numerosi interventi cardiaci, era stata seguita dal cardiologo pediatrico dottor Giuseppe Annoni all’ospedale Infantile Regina Margherita, e dal dottor Silvia Martini, epatologa dell’ospedale Molinette. Data la gravità della sua condizione, era stata inserita nella lista nazionale dei trapianti urgenti, gestita dal Centro Nazionale Trapianti e dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte. Grazie a un’efficace coordinazione, è stato trovato rapidamente un donatore idoneo per entrambi gli organi.

Un intervento complesso e innovativo

L’eccezionalità di questo trapianto risiede nel fatto che è stato effettuato mantenendo la connessione naturale tra cuore e fegato, consentendo di trapiantare entrambi gli organi come un unico blocco. Questo approccio riduce i tempi di ischemia e migliora la ripresa della funzione degli organi dopo il trapianto. Tuttavia, ha richiesto una perfetta sincronizzazione tra i vari specialisti coinvolti, che hanno lavorato come un’unità coesa.

Mentre le équipe di prelievo si occupavano del donatore in Lombardia, a Torino una doppia équipe di cardiochirurghi ed epatochirurghi stava preparando la paziente. Il professor Mauro Rinaldi, Direttore della Cardiochirurgia, insieme al dottor Carlo Pace Napoleone, ha rimosso il cuore malato, mentre il professor Renato Romagnoli e il dottor Paolo Strignano si occupavano del fegato. Con l’assistenza di un team anestesiologico altamente qualificato, il blocco cuore-fegato è arrivato in sala operatoria per essere impiantato.

La procedura chirurgica, durata oltre dodici ore, si è conclusa con successo. Attualmente, la paziente è cosciente, respira autonomamente e si trova in terapia intensiva per continuare le cure necessarie. È importante notare il contributo fondamentale delle numerose unità di sangue fornite dai donatori della Banca del Sangue e Immunoematologia della Città della Salute.

Un traguardo per la medicina italiana

L’intervento è stato presentato in anteprima durante le 36esime Giornate Cardiologiche Torinesi, sottolineando l’eccellenza internazionale dell’ospedale Molinette. «Questo trapianto innovativo dimostra la nostra capacità di coordinare programmi di trapianto complessi. È un passo significativo verso cure sempre più efficaci per pazienti gravemente malati, tutto grazie alla generosità dei donatori di organi e sangue» ha commentato il dottor Giovanni La Valle, Direttore Generale della Città della Salute di Torino.

Questo straordinario traguardo non solo segna un’importante evoluzione nella medicina trapiantologica in Italia, ma offre anche una nuova speranza a molti pazienti in attesa di un trapianto.

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