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Enogastronomia

Le paste di meliga: un dolce viaggio tra tradizione contadina e gusto

Oggi seconda giornata del Meliga Day di Sant’Ambrogio di Torino. Scopriamo di più su questo caratteristico biscotto piemontese

Caterina Malanetto

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SANT’AMBROGIO DI TORINO – Oggi, 29 settembre 2024, si celebra a Sant’Ambrogio di Torino la seconda giornata del Meliga Day, la sagra dedicata alle tradizionali paste di meliga, biscotti tipici piemontesi preparati con farina di mais. Questo evento, giunto alla sua 16ª edizione, attira migliaia di visitatori appassionati della cucina locale e delle tradizioni del territorio.

Il Meliga Day non è solo un appuntamento culinario, ma anche un’occasione per scoprire il patrimonio storico e culturale di Sant’Ambrogio, situato all’ingresso della Val di Susa, dominato dalla celebre Sacra di San Michele. La manifestazione offre stand gastronomici con degustazioni, visite guidate, spettacoli musicali e artistici, raduni motociclistici e performance di danza, rendendo la giornata ricca di eventi per tutti i gusti.

Tra gli appuntamenti principali di oggi, oltre alla degustazione delle paste di meliga, ci sono l’esibizione della Banda Musicale Sant’Ambrogio, il concerto della Soul Nassau Big Band e uno spettacolo di danza con la campionessa mondiale Elena Craioveanu. Il borgo si anima con bancarelle e attività per famiglie, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente.

Le paste di meliga

Le paste di meliga sono un delizioso simbolo della tradizione gastronomica piemontese, realizzate principalmente con farina di mais (in dialetto piemontese “meliga” significa appunto “farina di mais”), che conferisce loro un caratteristico sapore e una consistenza croccante. Questi biscotti, tipicamente preparati con ingredienti semplici come burro, zucchero e scorza di limone, sono spesso serviti accompagnati da zabaione o vini dolci come il Moscato.

Le paste sono particolarmente apprezzate nel periodo autunnale e in occasioni festive, ma la loro popolarità è tale che possono essere gustate in qualsiasi momento dell’anno. Oltre alla loro bontà, queste prelibatezze sono un esempio della sostenibilità alimentare, poiché il mais è un prodotto tipico della regione, ben adattato al clima piemontese​.

Una tradizione afferma che i biscotti venivano preparati dalle nonne per le festività e le occasioni speciali, per simboleggiare l’abbondanza e la gratitudine verso la natura. È consuetudine, soprattutto in autunno, accompagnarli con vini dolci locali, unendo così gastronomia e convivialità.

Inoltre, il legame con il territorio è forte: le paste di meliga rappresentano non solo un dolce ma anche un pezzo della storia agricola del Piemonte, in particolare legata alla coltivazione del mais. Oggi, queste tradizioni continuano a essere celebrate durante eventi come il Meliga Day, dove si valorizza la cultura gastronomica locale e il piacere di condividere momenti conviviali.

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Cristina Cona

    29 Settembre 2024 at 20:32

    Attenti, però, se parlate di un prodotto a base di mais, come le paste di meliga e la polenta, con una persona straniera utilizzando come tramite la lingua inglese. La parola italiana “mais” si pronuncia infatti come l’inglese “mice”, che significa “topi”. Mi hanno raccontato di una ditta lombarda in cui un ospite inglese era stato invitato a pranzare nella mensa aziendale e, notata sul menu la parola “polenta”, aveva chiesto al suo collega italiano di che piatto si trattava. Risposta di quest’ultimo: “Polenta is squashed mice”. Chiaramente l’ospite ha poi scelto qualcosa che riteneva meno raccapricciante.

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