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Cronaca

Addio a Glauco Mauri, un maestro del teatro e del cinema: il ricordo di “Profondo rosso”

Scompare a 93 anni l’interprete poliedrico, famoso per il suo legame con il capolavoro di Dario Argento

Caterina Malanetto

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ROMAGlauco Mauri, poliedrico artista del teatro italiano, è scomparso nella notte, a pochi giorni dal suo 94° compleanno, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano. L’attore, che avrebbe dovuto esibirsi al Teatro Vascello di Roma con la sua reinterpretazione di “De Profundis” di Oscar Wilde, è ricordato per la sua straordinaria carriera, che ha abbracciato teatro, televisione e cinema.

Una vita per il teatro

Nato a Pesaro nel 1930, Mauri ha legato indissolubilmente il suo nome alla storia del teatro italiano, con una particolare attenzione ai classici russi e alla creazione di compagnie teatrali di prestigio, come la Compagnia dei Quattro e la Mauri-Sturno. La sua dedizione all’arte si è espressa in opere di autori come Sofocle, Shakespeare e Pirandello, ma la sua visione personale ha preso forma negli ultimi anni, avvicinandolo al pubblico con testi che esprimevano sentimenti profondi e intimi.

Inoltre, il suo contributo alla televisione italiana è stato fondamentale; Mauri ha partecipato a molti dei primi sceneggiati, diventando un volto familiare per gli spettatori, mentre la sua potente voce risuonava anche sui microfoni di Radio Rai. La sua versatilità gli ha permesso di cimentarsi in una vasta gamma di ruoli, dal teatro di prosa alle commedie, fino a pellicole come “Profondo rosso” di Dario Argento.

Torino e “Profondo rosso”

La sua carriera, costellata di successi, ha spaziato tra teatro, televisione e cinema, ma è con il film di Dario Argento che molti lo ricordano con affetto.

Nel film del 1975, considerato un capolavoro del genere, Mauri ha interpretato il ruolo del Dr. Giordani, un personaggio che si intreccia con la trama avvincente e inquietante della pellicola, ricca di colpi di scena e suspense. La sua presenza scenica e la sua abilità recitativa hanno contribuito a rendere “Profondo rosso” un classico intramontabile, consolidando il suo status di attore versatile e talentuoso.

Con la sua scomparsa, il mondo dello spettacolo italiano perde un grande maestro, ma il suo spirito e la sua passione per l’arte continueranno a vivere nei teatri di tutta Italia, dove le sue opere e il suo talento hanno lasciato un segno indelebile.

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