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Torino: approvate le nuove linee guida dell’ufficio oggetti smarriti

Le nuove linee guida dell’ufficio oggetti smarriti, il servizio di custodia e restituzione degli oggetti e dei documenti smarriti nel territorio torinese

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TORINO – Sono state approvate in mattinata dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, le nuove linee guida dell’ufficio oggetti smarriti, il servizio di custodia e restituzione degli oggetti e dei documenti smarriti nel territorio torinese gestito dal Comune di Torino.

Come funziona

Si tratta di un documento che contiene i nuovi indirizzi generali per la gestione del servizio con l’obiettivo di soddisfare i principi di informazione e di trasparenza.

In particolare, per agevolare i cittadini nel recupero, gli oggetti ritrovati e depositati nell’ufficio comunale sono registrati su un applicativo informatico e, per quanto riguarda gli oggetti di valore (collane, anelli, bracciali, orecchini, smartphone, tablet, computer, ecc.), oltre a essere custoditi in cassaforte, è prevista anche la pubblicazione mensile all’Albo pretorio.

Per quanto riguarda i documenti di identificazione personale e di riconoscimento, il cui smarrimento comporta l’obbligo di denuncia da parte del titolare, sono adeguatamente custoditi dall’Amministrazione, che si attiva tempestivamente con ogni mezzo per la loro restituzione.

Se, invece, si tratta di residenti in altri comuni, i documenti sono spediti al sindaco del Comune di residenza, mentre quelli dei cittadini stranieri, vengono inviati ai Consolati e Ambasciate di pertinenza.

Le linee guida si occupano anche dell’acquisizione della proprietà da parte del Comune o di colui che ha ritrovato il bene. In particolare, dopo un anno dalla pubblicazione del ritrovamento, se il titolare non lo ritira, il cittadino che ha rinvenuto l’oggetto può esercitare il diritto ad acquisirne la proprietà entro il termine di 45 giorni consecutivi alla scadenza dell’anno e, decorso infruttuosamente tale termine, il Comune diviene proprietario dell’oggetto.

Infine gli oggetti non ritirati, compresi i preziosi, sono venduti all’asta dalla Città mentre quelli privi di valore o non venduti, sono devoluti ad Associazioni no profit, Associazioni e/o Enti di beneficenza e Istituti scolastici di Torino iscritti in un apposito registro tenuto dall’ufficio oggetti rinvenuti.

Nel 2023 sono stati 10.446 gli oggetti rinvenuti (con una media mensile di 800) e, di questi, 5000 sono stati restituiti. Nei primi 8 mesi di quest’anno, invece, gli oggetti rinvenuti sono stati 7201 (con una media mensile di 900) e, di questi 3300 sono stati restituiti.

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