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Scioperano gli operai Stellantis e dell’automotive: manifestazione a Roma il 18 ottobre

Una delle situazioni più difficili è quella di Mirafiori

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TORINO – Tutte e tre le sigle sindacali di Fim, Fiom e Uilm hanno indetto per venerdì 18 ottobre uno sciopero degli operai negli stabilimenti Stellantis e di tutto l’automotive. Nello stesso giorno è stata organizzata una manifestazione a Roma per tutto il comparto.

La protesta parte dalle previsioni in calo rispetto a quanto promesso della produzioni di veicoli nell’anno 2024 che si ferma a 500.000 rispetto al milione promesso da Carlos Tavares, ad di Stellantis.

Nonostante gli incentivi statali le immatricolazioni per i veicoli elettrici sono in calo rispetto al 2023 con una flessione del 36%, mentre considerando solo l’Unione Europea la flessione è del 43,9%.

Una delle situazioni più difficili è quella di Mirafiori: “fino a settembre – spiega la Fiom – sono state prodotte 18.500 auto contro le 52.000 dello stesso periodo del 2023, l’83% in meno e la carrozzeria è ferma fino all’11 ottobre”. La Fim chiede a gran voce “nuovi investimenti per tutelare i lavoratori” di Stellantis e dell’indotto, e per scongiurare il rischio di licenziamenti che “potrebbe investire circa 25mila lavoratori”.

La richiesta dei sindacati è di “imprimere più forza ai cambiamenti tecnologici, accompagnando la transizione con un serio e deciso piano di salvaguardia occupazionale. Il Governo deve dare concretezza al confronto iniziato più di un anno fa al Mimit. È necessario che, oltre al confronto in corso con Stellantis e agli impegni già presi, si attui un piano strategico con azioni mirate anche per le aziende della componentistica”. Il ministero “deve mettere a disposizione risorse pubbliche, vincolate a precisi impegni di tenuta occupazionale da parte delle imprese – aggiungono Fim, Fiom e Uilm – risorse che non devono essere limitate agli incentivi per l’acquisto di auto, i quali, tra l’altro, nel 2024 non hanno dato benefici alle produzioni nel Paese”.

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