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Il 31% dei torinesi soffre di una patologia cronica: artrosi, artrite e ipertensione arteriosa le più comuni

Le patologie croniche possono rappresentare un ostacolo importante nella quotidianità delle persone

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TORINO – Sono tanti i torinesi che devono affrontare la vita di tutti i giorni convivendo con una malattia cronica: quasi uno su tre (31%), secondo quanto emerge dai dati raccolti per l’Osservatorio Sanità di UniSalute dall’istituto di ricerca Nomisma, che ha interrogato in merito un campione di cittadini del capoluogo piemontese.

Nello specifico, secondo lo studio, il 18% dei torinesi dichiara di essere affetto da una patologia cronica, e il 13% (uno su otto) da due o più patologie. Nella definizione di cronicità rientrano malattie anche molto diverse tra loro, che in alcuni casi possono seriamente compromettere la qualità della vita di chi ne soffre.

In particolare, le patologie croniche più diffuse a Torino sono quelle che colpiscono le articolazioni, ossia l’artrosi e l’artrite (16%). Al secondo posto troviamo l’ipertensione arteriosa (14%) e le malattie allergiche (14%). Seguono l’osteoporosi, il diabete (entrambi al 5%) e l’insufficienza renale (3%). Ampliando il campo di osservazione ai nuclei familiari, emerge che in circa una famiglia torinese su tre (32%) c’è almeno una persona affetta da ipertensione, e in più di una su quattro (29%) un membro ha una malattia allergica.

Come detto, le patologie croniche possono rappresentare un ostacolo importante nella quotidianità delle persone, e questo emerge anche dalla ricerca di UniSalute: il 47% dei torinesi che soffrono di una patologia cronica non è soddisfatto del proprio stato di salute fisico, e la percentuale aumenta significativamente per chi è affetto da multicronicità, raggiungendo il 76% di insoddisfazione per la propria condizione fisica.

A Torino le diagnosi delle patologie croniche avvengono prevalentemente dopo i 40 anni per malattie come l’osteoporosi (94%) e l’artrosi/artrite (84%). Al contrario, le malattie allergiche vengono rilevate principalmente prima dei 40 anni (86%). Per quanto riguarda il diabete, la diagnosi arriva entro i 40 anni in quasi un caso su sei (15%).

Infine, riguardo la gestione della propria patologia, il 58% dei torinesi si affida soprattutto al proprio medico di base, mentre nel 42% dei casi la figura di riferimento è un medico specialista. La maggior parte degli esami diagnostici vengono effettuati nel sistema sanitario pubblico (67%), mentre per le visite specialistiche i torinesi ricorrono maggiormente alla sanità privata, con quasi un paziente su due (44%) che vi si è rivolto prevalentemente (29%) o almeno in parte (15%).

Foto di Jmarchn, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Maria Letizia Colombatto

    26 Settembre 2024 at 11:15

    concordo in pieno – Le cause oltre all’età sono dovute all’inquinamento

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